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Caschetto e look androgino: bufera social su Eve Gilles, la nuova Miss Francia

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©Getty

Capelli troppo corti, fisico troppo poco formoso: sono queste le critiche rivolte alla 20enne neoeletta, che replica: "Ogni giorno subiamo il body shaming, ma non importa. Ognuna di noi ha delle imperfezioni, e nessuno ha il diritto di dettarci come dobbiamo essere"

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Si parla tanto di inclusione e di lotta al bodyshaming, ma nei fatti pare che la strada da fare sia ancora lunga. L'ultimo emblematico caso arriva dalla Francia, quando la bellissima 20enne Eve Gilles, appena eletta Miss France, si è trovata in poche ore al centro di una bufera di critiche sul suo aspetto fisico che hanno invaso i social. Ad essere presi di mira sono principalmente i suoi capelli corti e il suo corpo molto magro, con pochissimo seno. Perché una miss che si rispetti, per molti, deve rispondere a uno standard preciso: formosa e con una folta e lunga chioma.

"Ognuna di noi ha imperfezioni, non importa"

Eve Gilles, eletta a Digione, ha fatto della diversità femminile una bandiera: "Sperimentiamo il body shaming quotidianamente, non importa. Tutti abbiamo le nostre imperfezioni e nessuno ha il diritto di dettarci come dobbiamo essere. Ogni donna è diversa, siamo tutte uniche", ha detto Gilles in conferenza stampa. La neoeletta miss, studentessa del secondo anno di matematica e informatica e originaria di Quaedypre, ha promesso di "difendere i valori delle donne forti".

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La deputata Rousseau: "Si misura così il progresso?"

Tra le critiche che ha ricevuto, anche quelle relative al suo discorso. Qualcuno l'ha accusata di essere una paladina della cultura "woke", ovvero inclusiva e quindi poco tradizionale. "Capelli corti, niente seno", "miss Francia eletta perché si è rivendicata diversa con i suoi capelli e il suo discorso 'woke'", "per l'ennesima volta una Miss France che fa la promozione di tutto quello che è fondamentalmente contrario a una bella donna": questi sono alcuni dei commenti che apparsi online subito dopo l'elezione, sabato sera. A difenderla, tra le altre, Sandrine Rousseau, deputata nota come la 'ecofemminista': "In Francia, nel 2023, si misura il progresso nel rispetto delle donne con la lunghezza dei loro capelli?", si è chiesta la deputata.  

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