La Finlandia chiude metà dei suoi valichi di confine con la Russia

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Durante la notte tra venerdì e sabato, quattro dei degli otto valichi finlandesi di frontiera al confine con la Russia verranno chiusi, a causa dell'aumento del flusso illegale di migranti. Helsinki, in quest’ottica, ha accusato Mosca di facilitare ai migranti l’ingresso nel Paese in maniera irregolare, in quella che viene considerata una tattica russa per destabilizzare il proprio territorio

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La Finlandia ha deciso di chiudere, durante la notte tra venerdì e sabato, quattro dei suoi otto valichi di frontiera al confine con la Russia a causa dell'afflusso di migranti. Lo ha annunciato il primo ministro finlandese, Petteri Orpo. Helsinki, dopo l'aumento dei flussi illegali proprio alle frontiere, ha accusato Mosca di facilitare ai migranti l’ingresso in Finlandia in maniera irregolare, in quella che il Paese sostiene essere una tattica russa per destabilizzarlo.

La decisione del governo finlandese

"Oggi il governo ha preso la decisione di chiudere i valichi di frontiera di Vaalimaa, Nuijamaa, Imatra e Niirala sul confine terrestre tra Finlandia e Russia", ha riferito alla stampa la ministra degli Interni, Mari Rantanen, mentre Orpo ha puntato il dito contro la Russia sostenendo che agisce con "malizia". Proprio nelle scorse ore, invece, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si era definito "profondamente rammaricato" a causa dell’idea che la Finlandia potesse optare per la chiusura dei valichi.

I rapporti Finlandia - Russia

In totale, Russia e Finlandia condividono un confine terrestre pari a 1.340 Km. Più di recente ed in particolar modo da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio del 2022, le relazioni tra i due Paesi si sono inasprite. Ancora più quando Helsinki ha deciso di abbandonare decenni di non allineamento militare e ha aderito alla Nato, nel mese di aprile.

Stoltenberg: “Vigili su migranti alla frontiera con Finlandia”

"Stiamo monitorando da vicino la situazione e siamo in contatto con le autorità finlandesi". Questo, nel frattempo, il commento del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a margine di un incontro con il presidente della Lettonia, Edgars Rinkēvičs ed in risposta a chi chiedeva se l'aumento dei migranti alla frontiera potesse venir considerato un “attacco ibrido”. "E' troppo presto per decidere se sia una questione da affrontare a livello di alleati ma restiamo vigili", ha confermato Stoltenberg.

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