Un rapporto lungo quasi ottocento pagine con le testimonianze di 487 vittime fa emergere un quadro preoccupante. Sono circa l’11% gli spagnoli che affermano di aver subito molestie prima dei 18 anni. L’indagine, nata da un’inchiesta del quotidiano El Pais, è durata 15 mesi
I dati degli abusi legati alla Chiesa di Spagna sono impressionanti. A rivelarli è il sondaggio voluto dalla commissione d'inchiesta sul fenomeno, avviata dal Parlamento e curata dall'istituzione del Difensore civico. E’ emerso che circa 440mila persone, ovvero l'1,13% della popolazione maggiorenne spagnola, afferma di aver subito abusi sessuali in ambito ecclesiastico e lo 0,6% di essere stato vittima di un prete o un religioso cattolico negli ultimi 50 anni. La metà dei casi, circa 200 mila, riguarderebbe minori. L’indagine, nata da un’inchiesta giornalistica del quotidiano El Pais, è durata 15 mesi.
I dati
Il rapporto è lungo 777 pagine e oltre 100 contengono le testimonianze di 487 vittime. E’ stato commissionato dal parlamento spagnolo al Difensore civico, una struttura indipendente che si occupa della tutela dei diritti fondamentali della persona. Grazie alle interviste di oltre 8000 persone è emerso un quadro inquietante sulle dimensioni di questo fenomeno: circa l'11,7% degli spagnoli afferma di aver subito questo tipo di violenze prima di compiere 18 anni, l'1,13 % le ha subite in ambito religioso, scuole e istituti cattolici, e lo 0,6% afferma di aver subito aggressioni sessuali direttamente da parte di un prete cattolico. Il responsabile di questa struttura, Ángel Gabilondo, presentando il rapporto, ha posto l'accento sul fatto che queste testimonianze "meritano di essere ascoltate". Quindi ha proposto un fondo di risarcimento statale per le vittime, denunciando, in particolare, "il silenzio di chi avrebbe potuto fare di più per prevenire" il tragico fenomeno della pedofilia nella Chiesa. "Abbiamo scritto a tutti i vescovi: alcuni di loro - ha riferito - ci hanno risposto, ci hanno aperto i loro archivi. Altri invece ci hanno rimproverato. Direi una bugia se dicessi che nessuno ha collaborato con noi, o se dicessi che c'è stata una collaborazione straordinaria. Detto questo - ha aggiunto - credo che la Chiesa abbia preso coscienza che lo scandalo maggiore sarebbe quello di non collaborare esplicitamente con una società che vuole sapere la verità".
Assemblea straordinaria il 30 ottobre
Un messaggio che è stato subito recepito dalla Chiesa iberica: La Conferenza episcopale spagnola ha infatti annunciato che terrà lunedì prossimo, il 30 ottobre, un'Assemblea plenaria straordinaria, alla quale parteciperanno i vescovi, proprio per studiare e valutare questo rapporto. Snocciolando i tanti dati, emerge che il 3,36% afferma che l'abuso è avvenuto in ambito familiare, il 72% degli intervistati ritiene che l'abuso sessuale sui minori sia un problema sociale molto grave, il 24,4% lo considera piuttosto grave, ma la maggior parte degli intervistati ritiene che non vengano adottate misure adeguate per contrastarlo. Ad ogni modo, alla luce di questo rapporto, la Spagna diventa il Paese al mondo che ha diffuso la maggiore stima ufficiale delle vittime di abusi sessuali nella Chiesa cattolica.