Trump a New York per processo per frode: "Una farsa". Procuratrice: "Giustizia prevarrà"
MondoIl tycoon è accusato - insieme ai figli Eric e Donald Jr. - di aver gonfiato per anni il valore del patrimonio immobiliare e finanziario della sua azienda per ottenere prestiti dalle banche per centinaia di milioni di dollari. "Questa è la continuazione della più grande caccia alle streghe", uno "show horror", ha detto l'ex presidente. "Non importa quanto sei potente, non importa quanti soldi potresti avere, nessuno è al di sopra della legge", ha dichiarato la procuratrice generale di Ny Letitia James
Ancora una giornata in tribunale a New York per Donald Trump che, insieme al figlio Eric, ha presenziato all'apertura del processo civile in cui i due sono accusati - insieme all'altro figlio Donald Jr. e alla Trump Organization - di aver gonfiato per anni il valore del patrimonio immobiliare e finanziario della sua azienda per ottenere prestiti dalle banche per centinaia di milioni di dollari. Sono sette i capi d'accusa: dalla frode alla falsificazione di documenti aziendali e finanziari, con tanto di cospirazione. "Questa è la continuazione della più grande caccia alle streghe", "una truffa e una farsa", uno "show horror", ha detto l'ex presidente prima dell'inizio del processo, definendo la procuratrice "razzista" e il giudice "canaglia". Il giudice del procedimento, Arthur Engoron, ha già riconosciuto lui e i figli "responsabili di frode", ora si tratta di esaminare altre accuse e di stabilire l'entità della pena. La procuratrice generale di New York Letitia Jones ha chiesto una sanzione di 250 milioni di dollari, pari a suo avviso a quanto guadagnato illegalmente dalle false dichiarazioni finanziarie, e il bando della holding di famiglia nello Stato di New York.
Proiettato un video con l'accusa dell'ex avvocato Cohen
L'accusa ha mostrato in aula un video dell'ex avvocato Michael Cohen, il faccendiere dell'ex presidente dalla cui testimonianza ha avuto origine l'inchiesta. Nelle immagini Cohen spiega che Trump voleva essere pubblicamente riconosciuto come uno che aveva un certo patrimonio netto e che il lavoro di Cohen, così come quello dell'ex direttore finanziario della Trump Organization, Allen Weisselberg, era di rivedere il valore di ciascuno dei beni del tycoon per arrivare a quella cifra. Durante la proiezione, Trump fissava attentamente lo schermo, tenendo le braccia conserte e scuotendo di tanto in tanto la testa in segno di disapprovazione.
Difesa Trump: "Asset gonfiati? La valutazione è opinabile"
"Trump non ha rilasciato false dichiarazioni", ha affermato Christopher Kise, uno degli avvocati del tycoon, secondo cui le stime del procuratore generale sono speculative. "Ognuno ha un'opinione diversa sulla valutazione" degli asset, è "l'essenza del mercato immobiliare commerciale, dove gli acquirenti hanno una visione, i venditori ne hanno un'altra, ma nessuno di loro ha torto", ha spiegato, presentando alcuni dei 127 testimoni della difesa, tra cui diversi esperti sui metodi di valutazione e persone coinvolte nelle decisioni sui prestiti.
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La procuratrice: "Trump ha commesso frodi, la giustizia prevarrà"
"Donald Trump e gli altri co-imputati hanno commesso una frode persistente e ripetuta. La settimana scorsa lo abbiamo dimostrato nella nostra mozione per un giudizio sommario. Oggi dimostreremo le altre nostre accuse. Il mio messaggio è semplice: non importa quanto sei potente, non importa quanti soldi potresti avere, nessuno è al di sopra della legge e la legge prevarrà", ha commentato la procuratrice generale di Ny Letitia James.
L'accusa di frode
L'ex presidente degli Stati Uniti e i suoi figli sono stati accusati di frode lo scorso 26 settembre. Il tycoon avrebbe commesso frodi per anni mentre costruiva l’impero immobiliare che lo ha catapultato alla fama e alla Casa Bianca, fornendo per circa un decennio false informazioni finanziarie e gonfiando il valore degli asset fino a 3,6 miliardi di dollari nei confronti di banche e assicurazioni.
Respinta la richiesta di archiviazione
È stata inoltre respinta la richiesta di Trump di archiviare il procedimento giudiziario. E nell’ambito del procedimento, il giudice Arthur Engoron ha ordinato che alcune delle licenze commerciali di Trump venissero revocate, rendendo così difficile o impossibile per lui e i figli fare affari a New York.
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Corte Suprema respinge una causa contro Trump
Intanto nel giorno del processo a New York, la Corte Suprema ha respinto una causa che puntava a escludere Trump dalla corsa alla Casa Bianca per il suo ruolo nell'attacco a Capitol Hill. Il massimo tribunale Usa ha bocciato il ricorso di John Anthony Castro, un poco conosciuto candidato alle primarie dei repubblicani, basato sul 14esimo emendamento della Costituzione. Istituito dopo la guerra civile, l'articolo stabilisce che un funzionario che abbia giurato di difendere la carta "deve essere escluso da cariche future se è stato coinvolto in un'insurrezione" o se "ha dato aiuto" agli insurrezionalisti.
