Svizzera, stretta contro il riciclaggio di denaro: la riforma

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"Il riciclaggio di denaro danneggia l’economia e mette a repentaglio la fiducia nel sistema finanziario", ha dichiarato la ministra delle Finanze Karin Keller-Sutter

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La Svizzera annuncia un giro di vite sul riciclaggio di denaro. La ministra delle finanze Karin Keller-Sutter (nella foto, insieme al consigliere federale Ignazio Cassis) ha presentato un progetto di riforma volto ad aumentare la trasparenza e colmare le lacune giuridiche richiedendo di conoscere l'identità degli “effettivi proprietari” finali di trust e società. A oggi la Svizzera è l'unico Paese europeo a non disporre di un registro nazionale dei beneficiari reali delle proprietà.

Le parole della ministra Keller-Sutter

"Un solido sistema di protezione contro la criminalità finanziaria è essenziale per la reputazione e il successo di un centro finanziario di rilevanza internazionale. Il riciclaggio di denaro danneggia l’economia e mette a repentaglio la fiducia nel sistema finanziario", ha dichiarato Keller-Sutter nel presentare ai media la proposta del Consiglio federale. Il progetto dovrà ora passare al vaglio di partiti, governi cantonali e associazioni civili, tra cui anche le lobby bancarie e legali, prima di approdare in Parlamento, probabilmente l'anno prossimo. 

Le misure

Il nuovo registro dei titolari effettivi di tutte le persone giuridiche e dei trust costituiti nel Paese non sarà accessibile al pubblico, ma sarà consultabile dalle autorità di regolamentazione, il governo e le forze dell'ordine, nonché per le banche e gli avvocati accreditati che eseguono la due diligence. Una seconda serie di misure inasprirà gli obblighi per avvocati, contabili e altri fornitori di servizi svizzeri. Ciò richiederà loro di condurre una "due diligence" sui clienti, di tenere un registro dei controlli e di segnalare casi sospetti di riciclaggio di denaro alle autorità ufficiali.

Le critiche

La Svizzera ha subito pressioni per rafforzare i suoi controlli finanziari a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, dato che le istituzioni del Paese verrebbero sfruttate da oligarchi e criminali di tutto il mondo per mascherare la proprietà di beni. Sebbene il Paese si sia mosso in linea con l'Unione europea nell'imporre sanzioni a Mosca, i critici hanno accusato Berna di non vigilare adeguatamente sul rispetto delle norme.

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