Un 48enne è stato riconosciuto reo di avere contestato la normalizzazione dei rapporti tra il suo Paese e Israele ''in un modo che poteva essere interpretato come una critica al sovrano''. Lo ha dichiarato il suo avvocato, annunciando che presenterà ricorso nei confronti della sentenza ''dura e incomprensibile''
Un tribunale di Casablanca ha condannato a cinque anni di carcere Said Boukioud, 48 anni, riconosciuto colpevole di aver criticato il re del Marocco Mohammed VI su Facebook. O meglio, di aver contestato la normalizzazione dei rapporti tra Marocco e Israele ''in un modo che poteva essere interpretato come una critica al re''. Lo dichiara il suo avvocato, El Hassan Essouni, annunciando che presenterà ricorso nei confronti della sentenza ''dura e incomprensibile''.
Marocco e Israele hanno normalizzato le loro relazioni nel dicembre del 2020, nell'ambito degli Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti. Boukioud è stato condannato in base all'articolo 267-5 del Codice penale che prevede il carcere dai sei mesi ai due anni per chiunque contesti la monarchia.