Corruzione, nuova direttiva Ue: pene più severe e cosa prevede

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Gli obiettivi del nuovo pacchetto Ue sono: armonizzare i reati legati alla corruzione e alle sanzioni; assicurare indagini e punizioni efficaci; aumentare la prevenzione del fenomeno

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Nuovo pacchetto di norme anticorruzione varato dalla Commissione Europea che punta ad ammodernare, dopo 20 anni, il quadro legislativo Ue già esistente e a punire i gravi atti di corruzione di carattere extraterritoriale, cioè che avvengono fuori del vecchio continente  e che minano la politica comune estera e la sicurezza.

 

Gli obiettivi

 

Le misure previste sono: congelamento dei beni eventualmente detenuti nell'Ue, divieto di finanziamento da parte di entità Ue e divieto di viaggio nell'Ue. La direttiva si prefigge tre obiettivi: armonizzare i reati legati alla corruzione e le relative sanzioni nell'Ue; assicurare indagini e punizioni efficaci dei reati; aumentare la prevenzione dei fenomeni di corruzione. La definizione stessa di corruzione sarà ampliata, per contemplare tra i reati oltre alla corruzione, anche il traffico di influenze, l'abuso d'ufficio, l'ostruzione alla giustizia e l'arricchimento illecito. 

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Innalzare la soglia minima della pena

 

Innalzare le soglie minime per le pene previste per la corruzione e l'ostruzione alla giustizia. Previste pene accessorie per i condannati per corruzione, come l'interdizione dai pubblici uffici e l'esclusione dall'accesso ai fondi pubblici, anche per le imprese. "Le pene per la corruzione all'interno degli Stati membri variano molto: si va da un minimo di tre mesi a un massimo di 15 anni" spiega la commissaria Ylva Johansson. "Chi commette questi crimini è interessato a nasconderli perché beneficia della prescrizione". La Commissione punta allora ad innalzare pene minime comprese tra i quattro e i sei anni di reclusione, in modo da dare alle forze di polizia gli strumenti adatti per combattere questi crimini.

 

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Le aggravanti

 

L'altra operazione di armonizzazione sarà volta alle "aggravanti" e alle "attenuanti", così che non differiscano tra gli Stati membri. Nel comminare la pena bisognerà tenere conto del grado del funzionario, tanto più è elevato tanto più il reato è grave;  e anche del fatto se il reato è stato commesso a vantaggio di un paese terzo. Novità pure sulle attenuanti: le persone che aiutano a trovare prove possono beneficiare di sconti di pena; le aziende possono ottenere pene ridotte se dimostrano di aver adottato delle misure preventive, oppure se hanno immediatamente denunciato alle autorità il reato.

 

Indagini e punizioni efficaci

Gi Stati membri dovrebbero assicurarsi che le autorità abbiano tutti gli strumenti investigativi adeguati per scoprire e rilevare i reati. Stretta contro l'impunità, in particolare per i parlamentari, la cui immunità dovrà essere revocata "velocemente" con procedure trasparente e criteri chiari per poter procedere con le indagini. Vengono fissati i periodi minimi durante i quali si potranno svolgere le indagini, in modo che i reati non cadano in prescrizione, e quindi possano finire per restare impuniti. Infine nel caso in cui un funzionario pubblico dispone di un reddito molto elevato di provenienza probabilmente illecita, le autorità devono poterlo perseguire, senza dover provare necessariamente l'episodio specifico della corruzione.

 

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