Ucraina, esplosione nei cieli di Kiev. "Causata probabilmente da meteorite"

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Lo ha riferito il portavoce dell'aeronautica ucraina, Yuri Ignat. Inizialmente e secondo il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, Serhiy Popko, l'allarme aereo risuonato nella capitale nelle score ore era legato ad uno strano bagliore dovuto alla "caduta di un satellite spaziale della Nasa". Proprio l’agenzia spaziale americana ha fatto chiarezza: non si tratta di Rhessi, satellite orami “defunto” e atteso sulla Terra

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Un lampo nei cieli di Kiev, nelle scorse ore, ha dato il via ad una serie di speculazioni e commenti sui social network. In un primo momento il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, Serhiy Popko, aveva spiegato che l'allarme aereo risuonato nella capitale e legato proprio al bagliore era dovuto alla "caduta di un satellite spaziale della Nasa". Poi, però, il portavoce dell'aeronautica ucraina, Yuri Ignat, ha affermato che il lampo visibile ieri in Ucraina e "anche in Bielorussia" è stato probabilmente causato da un meteorite. "Questo lampo è stato visto anche in Bielorussia. Pertanto, non è stato così facile trovare detriti. Penso che i servizi speciali si occuperanno di questo, ma forse questo corpo, un meteorite, è "bruciato nell'atmosfera". 

La smentita

Come riferito all'agenzia di stampa Afp da un portavoce dell'agenzia spaziale statunitense, nessun satellite è stato coinvolto. "Il rientro non è ancora avvenuto: Rhessi è ancora in orbita”, è stato sottolineato, proprio facendo riferimento al satellite in questione. “La Nasa e il dipartimento della Difesa continuano a monitorare Rhessi, ma nessun altro satellite della Nasa è rientrato nell'atmosfera oggi", ha spiegato la fonte.

La segnalazione della Nasa

Nelle ore precedenti alla segnalazione della caduta di un satellite su Kiev, infatti, proprio la Nasa aveva segnalato la possibilità che il suo satellite ormai “defunto”, Rhessi, in viaggio nello spazio per oltre 20 anni registrando oltre 100.000 eventi solari, potesse precipitare sulla Terra durante la notte tra mercoledì e giovedì, senza però poter fornire una localizzazione geografica specifica. L'agenzia spaziale americana aveva anche affermato che la maggior parte del satellite sarebbe andata distrutta nel suo viaggio di ritorno nell'atmosfera, segnalando anche che "alcune componenti" avrebbero potuto resistere all'impatto.  

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