Ucraina, delfini in fuga dalla guerra divertono i bambini in Romania

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Quattro delfini e tre leoni marini, insieme ai loro addestratori, sono scappati dai bombardamenti nella città ucraina orientale di Kharkiv. Lo scorso maggio sono stati accolti presso il delfinario di Costanza dove oggi vivono una nuova vita

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Nonostante le barriere linguistiche, presso il delfinario di Costanza, sul Mar Nero, addestratori rumeni e ucraini lavorano a stretto contatto insieme ad un gruppo di delfini e leoni marini “rifugiati di guerra” (LO SPECIALE DI SKY TG24). Parlando, in qualche modo, la stessa lingua. La storia, come racconta l’agenzia Reuters, arriva direttamente dalla struttura della città portuale della Romania sud-orientale.

Quattro delfini e tre leoni marini provenienti da Kharkiv

L'anno scorso, il delfinario ha ospitato quattro delfini e tre leoni marini insieme ai loro addestratori in fuga dai bombardamenti nella città ucraina orientale di Kharkiv. "Ora abbiamo più colleghi... colleghi e delfini ucraini", ha detto l'addestratrice rumena Mona Mandrescu. "Andiamo molto d'accordo, parliamo in qualche modo la stessa lingua. Ed è la cosa migliore che possa capitare ai nostri delfini". La Romania, infatti, è uno dei quattordici stati dell'Unione Europea che ospitano delfinari e animali marini in cattività. Il delfinario di Costanza, in particolare, ospita dal 2010 le femmine di delfino Ni Ni e Chen Chen. A Kharkiv, invece, il delfinario locale ha voluto spostare i propri delfini e leoni marini non appena sono iniziati i bombardamenti, lo scorso febbraio. I delfini Kiki, Maya, Marusia e Veterok ed i leoni marini Alex, Mary e Zosya erano stati ben presto trasferiti ad Odessa, dove hanno atteso per due mesi che le autorità rumene e ucraine completassero le varie pratiche burocratiche necessarie per portarli nell’Unione Europea. Gli animali sono arrivati a Costanza all'inizio di maggio dell’anno scorso e sono stati messi in quarantena per un mese prima di essere uniti ai due delfini già presenti nella struttura.

Una "bella famiglia"

All'inizio non è stata un’esperienza semplice, ha raccontato la caposquadra ucraina, Elena Komogorova. "Ma adesso siamo tutti ottimi amici", ha detto. Gli animali, tra l’altro, hanno iniziato a esibirsi insieme alla fine di giugno, nuotando con gli addestratori e saltando attraverso i cerchi. I leoni marini, invece, non hanno difficoltà ad interagire con il pubblico che visita la struttura. "Vogliamo che rimangano con noi il più a lungo possibile", ha detto il manager del delfinario, Iulian Calin. "Sono persone e delfini che lavorano sodo e vogliamo che stiano con noi perché formiamo davvero una bella famiglia".

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