Il dipinto "Il padre" del pittore russo era appertenuto a un liutaio ebreo polacco prima di venir trafugato dai nazisti. Solo pochi mesi fa era stato restituito dalle autorità francesi agli eredi del proprietario originario
Un dipinto del pittore russo naturalizzato francese Marc Chagall (1887- 1985), che
faceva parte delle 15 opere rubate dai nazisti e infine restituite dalla Francia agli eredi delle famiglie depredate, è stato venduto per 7,4 milioni di dollari all'asta di Phillips di New York.
Il proprietario originario un liutaio polacco-ebreo
L'olio su tela del 1911 dal titolo "Le Père" (Il Padre) fu acquistato nel 1928 da un liutaio polacco-ebraico, David Cender, che perse i suoi beni quando fu costretto a trasferirsi nel ghetto di Lodz. Deportato ad Auschwitz, dove furono uccise la moglie e la figlia, Cender sopravvisse e si trasferì in Francia nel 1958, dove morì nel 1966 senza rientrare in possesso del dipinto. Nel frattempo, l'opera era riapparsa in alcune mostre, e lo stesso Marc Chagall l'aveva riacquistata, probabilmente tra il 1947 e il 1953, senza conoscerne l'origine, secondo Phillips e il Ministero della Cultura francese. Dopo la morte dell'artista "Le Père" era entrato nelle collezioni nazionali francesi nel 1988, per poi essere assegnato al Centre Pompidou e depositato al Musée d'art et d'histoire du Judaïsme di Parigi.
La restituzione agli eredi e la messa all'asta
Il quadro è stato restituito pochi mesi fa agli eredi di David Cender a seguito di una decisione storica dell'Assemblea Nazionale francese sulla restituzione ai musei e ai legittimi proprietari delle opere che erano ingiustamente trafugate dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Questo è il primo lavoro che fa parte delle 15 opere d'arte restituite per volontà del Parlamento francese ad andare in asta.