Prezzo gas, la Francia ora accusa gli Usa: "Quadruplicato dall'inizio della guerra"

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Il ministro dell'Economia Le Maire accusa: "Costo quattro volte superiore rispetto a quello al quale viene venduto agli industriali americani. Il conflitto in Ucraina non può sfociare in una dominazione economica statunitense"

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È scontro a distanza tra Francia e Stati Uniti sul prezzo del gas. "Non possiamo accettare che il nostro partner americano venda il suo Gnl a un prezzo quatto volte superiore a quello al quale vende agli industriali americani", ha dichiarato il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire nel corso di un dibattito all'Assemblea nazionale a Parigi, ribadendo che "il conflitto in Ucraina non deve sfociare in una dominazione economica americana e in un indebolimento dell'Unione europea".

"Servono rapporti economici più equilibrati"

Per questo, ha spiegato ancora Le Maire, alle prese con la caotica situazione francese dovuta anche allo sciopero delle raffinerie, "dobbiamo trovare rapporti economici più equilibrati tra i nostri alleati americani e il continente europeo". Stando a un report della società Refinitiv citato da Reuters nei primi sei mesi del 2022, gli Usa avrebbero inviato all’Europa il 68% del loro export di Gnl, per un totale di 39 miliardi di metri cubi di metano da rigassificare, sottraendolo ad Asia e America Latina.

La crescita vertiginosa nei mesi estivi

A inizio luglio Reuters riportava prezzi medi di 34 dollari per milioni di unità termiche britanniche (mmBtu) contro i 30 dell’Asia e i 6,12 dollari del gas Usa. I prezzi sono raddoppiati rispetto al 2021. In estate sono ulteriormente aumentati, fino al livello folle di quasi 60 dollari per mmBtu in Europa. Sempre secondo Refinitiv, a settembre – dopo un parziale calo estivo – i flussi verso l’Europa sono ripartiti su livelli molto elevati. A un prezzo di 57,8 dollari nell’Ue e di 8 dollari negli Usa.

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