Russia, oltre mille arresti in proteste anti-mobilitazione

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Agitazioni in 22 città del Paese dopo che il presidente Vladimir Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale, con il richiamo di 300 mila riservisti. Lo riferisce Ovd-Info, una ong che registra le attività dell'opposizione e assiste legalmente i fermati

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Oltre mille persone sono state arrestate in Russia durante alcune manifestazioni improvvisate contro la mobilitazione parziale per l'offensiva in Ucraina, annunciata dal presidente Vladimir Putin. Lo riferisce OVD-Info, una ong che registra le attività dell'opposizione e assiste legalmente i fermati aggiungendo che le proteste hanno toccato almeno 22 città del Paese. I giornalisti della France Press a Mosca e San Pietroburgo hanno visto di persona diversi arresti nel centro delle due città. Il mattinata il presidente russo ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo di 300 mila riservisti: si tratterà di uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militarri, mentre saranno esclusi i militari di leva. Poi l'accenno al possibile uso di armi nucleari, non troppo velato. "Non sto bluffando", ha affermato il presidente russo in un discorso alla nazione atteso e rinviato per ore, che confermando i timori di una spirale fuori controllo dello scontro con la Nato, alimentando le preoccupazioni in tutto il mondo e seminando tensioni tra la popolazione russa.

 

Biden: "Minacce spericolate"

Nella seconda giornata della 77esima assemblea generale dell’Onu, il presidente americano Joe Biden ha parlato di una "decisa condanna" della guerra russa in Ucraina. Quelle di Putin sono "minacce spericolate e irresponsabili", ha accusato il presidente Usa, che ha dovuto modificare in tutta fretta proprio per rispondere al leader russo. Mentre per l'Ue "è una prova ulteriore che Putin non è interessato alla pace ma ad un'escalation".

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