Regina Elisabetta, ecco a chi andranno i cani e i cavalli della sovrana
La regina Elisabetta è stata una grande appassionata di animali: possedeva decine di cani e cavalli. Ecco a chi potrebbero andare i suoi amati Corgi e i destrieri reali, che hanno vinto premi in diversi concorsi ippici mondiali
L’amore della regina Elisabetta per gli animali non è mai stato un mistero: una passione ereditata dal padre Giorgio VI e coltivata per tutta la vita. In particolare, Sua Maestà amava molto cani e cavalli, cui aveva destinato anche delle stanze a Buckingham Palace. Adesso però gli animali reali sono in cerca di una sistemazione dopo la morte della sovrana
GUARDA IL VIDEO: A chi andranno i cani e i cavalli di Elisabetta IIPer i cavalli - due dei quali entrati nelle stalle reali in occasione del Giubileo di Platino, dono dei presidenti francese Emmanuel Macron e azero Ilham Aliyev - non è difficile immaginarne la sorte. La principessa Anna e sua figlia Zara Tindall sono state campionesse olimpiche: "Spetterà a loro decidere cosa farne ora", ha detto l'esperta reale Claudia Joseph al New York Post
Tutti gli aggiornamenti dopo la morte della Regina Elisabetta IIDiscorso diverso per i cani reali: i 'royal watcher' si stanno interrogando su che fine faranno i suoi Corgi e Dorgi. Potrebbe essere lo staff del palazzo - inclusa la sarta e confidente della regina Angela Kelly - a continuare a badare a quel che resta del "tappeto in movimento" che accompagnava la regina in ogni sua trasferta. Secondo gli esperti però anche alcuni membri della Royal Family potrebbero prenderne uno o due
Indiscrezioni tabloid sul testamento: Harry esclusoIl principe Andrea, figlio prediletto della regina a dispetto degli scandali sessuali, aveva ad esempio da poco donato alla madre un Corgi e un Dorgi, mentre William e Kate potrebbero accogliere gli altri esponenti della 'famiglia reale a quattro zampe' nella loro nuova residenza, l'Adelaide Cottage di Windsor
Re Carlo III, le reazioni dopo il primo discorsoDurante la sua lunga vita, la regina ha posseduto decine di cani, di cui oltre trenta discendenti di Susan, il Corgi che le fu regalato a 18 anni. Nel 2018 però dopo la morte dell'amato Whisper, Elisabetta decise di non prenderne più."Non voleva lasciare alla morte nessun giovane cane indietro", aveva confidato agli amici
La regina e l'Italia: i viaggi per il cibo e il vinoNel 2021 però, in piena pandemia e durante la malattia del marito, il principe Filippo, Elisabetta aveva comprato la giovane Lissy, un cocker spaniel, per far compagnia a lei e a Candy, un Corgie più anziano da anni con la regina
L’amore della regina per i suoi animali era visibile anche dal trattamento reale che era riservato loro: oltre all’ingresso nelle stalle reali per i suoi destrieri, i "royal dogs" hanno tuttora a disposizione una stanza a Buckingham Palace, la 'Corgi room', guardata da 'Doggie 1' e 'Doggie 2', due servitori in livrea
I Corgi sono una razza canina britannica il cui nome completo è Welsh corgi pembroke. Sono originari del Galles e sono noti per la loro vivacità e intelligenza. La stirpe reale di questi cani ha avuto inizio con Susan, che quando morì nel 1959 fu sepolta in un cimitero per animali domestici a Sandringham: "Susan, nata il 20 febbraio 1944 e morta il 26 gennaio 1959, per quasi 15 anni compagna fedele della Regina", si legge sulla lapide
Secondo gli esperti e le cronache di palazzo, la passione della regina per questi simpatici cani dalle zampe corte iniziò nel 1933, quando una giovanissima Elisabetta si innamorò di uno degli esemplari di alcuni amici di famiglia. Così il Duca di York, padre della regina e futuro re Giorgio VI, ne comprò uno per la figlia
Nel 2015 però la regina aveva deciso di smettere di allevarli, perché non voleva lasciare nessun cane da solo dopo la sua morte. In ogni caso, Elisabetta non ha mai voluto venderli: quando erano troppi, o li regalava ad amici e parenti o li teneva con se, anche nove contemporaneamente. D’altronde, a Buckingham Palace non ci sono mai stati problemi di spazio (come nei maneggi reali per i suoi cavalli)