L'Agenzia dell'Onu rilancia l'allarme sulla condotta di Teheran alla luce delle difficoltà nei colloqui per rinnovare le intese del 2015. E dice: "Non possiamo garantire che il programma sia finalizzato soltanto a scopi pacifici"
Le scorte di uranio arricchito dell'Iran superano di 19 volte i limiti consentiti dall'accordo sul nucleare del 2015. Lo ha comunciato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, aggiungendo di "non essere in grado di garantire" che il programma nucleare di Teheran sia utilizzato esclusivamente a scopi pacifici. Nel rapporto, che precede la riunione del Consiglio dei governatori della prossima settimana, il numero uno dell'Agenzia, Rafael Grossi, si è detto "sempre più preoccupato". Il documento, poi, invita Teheran "ad adempiere ai propri obblighi legali" e a collaborare il prima possibile.
Lo stop alle trattative per il rinnovo dell'accordo
La questione dei chiarimenti chiesti all'Iran sul materiale nucleare rinvenuto in siti non dichiarati è uno dei nodi principali su cui si sono arenate le trattative avviate nell'aprile 2021 a Vienna per rilanciare l'accordo sul nucleare, da cui gli Usa di Trump uscirono in modo unilaterale nel 2018 reintroducendo le sanzioni e portando la Repubblica islamica a un graduale disimpegno dall'intesa. Teheran continua a chiedere la chiusura dell'indagine dell'Aiea per raggiungere un compromesso con i suoi interlocutori diretti (Germania, Francia, Gran Bretagna, Cina e Russia), mentre gli Stati Uniti partecipano indirettamente ai negoziati nella capitale austriaca.
Le richieste di Teheran agli Stati Uniti
Da parte sua, poi, l'Iran ha già fatto sapare che "la Repubblica islamica non ha abbandonato e non abbandonerà i colloqui" in corso a Vienna. Attraverso il portavoce del governo, Ali Bahadori, Teheran ha chiesto agli Usa di "abbandonare le loro richieste eccessive" e che nell'accordo siano presenti "garanzie" per la rimozione delle sanzioni imposte da Washington. Recentemente, gli Stati Uniti avevano definito "poco costruttivo" il commento dell'Iran su una proposta di testo finale per l'accordo presentata dall'Unione europea.