Teheran ha detto di essere ancora in attesa di una risposta da Washington sulla proposta, presentata all’Ue, per riavviare l’intesa del 2015. Il portavoce del Dipartimento di Stato americana Ned Price ha bollato come falsa l’ipotesi di una ritardo voluto e ha assicurato che "un accordo è più vicino ora che due settimane fa"
"Ci sono ancora alcune questioni rilevanti da risolvere, risponderemo all'Iran appena saranno finite le consultazioni interne e con i nostri alleati". Così il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Ned Price ha risposto ad alcune domande sui negoziati riguardanti il riavvio dell'accordo sul nucleare iraniano. Stamattina, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, aveva sottolineato come Washington non avesse ancora inviato una risposta rispetto alla proposta di testo finale presentata dall'Unione europea per rilanciare l’intesa del 2015.
Usa: “Non abbiamo ritardato i negoziati”
Price ha poi respinto l'ipotesi che gli Stati Uniti abbiano ritardato i negoziati sul nucleare iraniano, definendola "in ogni modo non vera”, e ha assicurato che gli Usa stanno "esaminando seriamente" i commenti di Teheran all'ultimo testo sull'accordo. Inoltre, ha aggiunto, gli Usa sono incoraggiati dal fatto che nei negoziati l'Iran abbia lasciato cadere alcune richieste impraticabili, come la rimozione dei Guardiani della Rivoluzione dalla lista che li definiscee organizzazione terrorista. Ci sono differenze che vanno superate, ha detto ancora il portavoce del Dipartimento di Stato americano, sottolineando però che "un accordo è più vicino ora che due settimane fa".