Orche al largo della Galizia, un veliero attaccato e rimorchiato a terra

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L’imbarcazione, battente bandiera olandese e con due persone a bordo, navigava un miglio a nordovest di Capo Tourinan, a Muxià. L’episodio è solo ultimo di una serie di altri eventi simili con protagonisti cetacei che attaccano le barche lungo le coste atlantiche della Spagna. Ancora incerte le cause dell’insolito fenomeno

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La presenza di alcune orche ha costretto a rimorchiare a terra un veliero, lo “Skelling”, battente bandiera olandese e con due persone a bordo, mentre navigava un miglio a nordovest di Capo Tourinan, a Muxià, in Galizia. Secondo quando diffuso da fonti del Salvataggio Marittimo spagnolo, l'imbarcazione ha inviato un segnale di “mayday” intorno alle 8.30 del 2 agosto. In un primo momento, i soccorritori avevano segnalato ai marinai di spegnere il motore così da non fare rumore e consentire che i cetacei si allontanassero. Ma l’indicazione non ha portato i frutti sperati e i due occupanti dell'imbarcazione sono stati rimorchiati fino a Camarinas, vicino a Capo Vilan, sulla Costa da Morte.

I precedenti

L’episodio del veliero "Skelling" è seguito ad altri, verificatisi sempre nella zona, e probabilmente connessi al fatto che di recente la presenza di orche sulle coste galiziane risulta in aumento. Giovedì scorso, ad esempio, una barca a vela è stata portata in porto, dopo aver subito un attacco ad opera di questi mammiferi nei pressi di Punta Candelaria, vicino a La Coruna. Sabato, invece, le autorità locali avevano registrato un altro attacco a un'imbarcazione, rimasta ingovernabile undici miglia a nord di Capo Ortegal, nella medesima provincia spagnola.

 

Un fenomeno misterioso 

Episodi in cui questi cetacei che possono pesare anche cinque/sei tonnellate attaccano le barche si stanno dunque ripetendo da qualche tempo lungo le coste atlantiche della Spagna. In particolare, accade spesso che le orche riescano a rompere il timone delle imbarcazioni, rendendole così ingovernabili. Un fenomeno insolito sul quale ancora i ricercatori non sono riusciti a fare chiarezza. Secondo alcuni esperti, è però possibile che gli animali responsabili degli attacchi siano stati attaccati e feriti a loro volta da uomini presenti sulle barche.

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