Russia, Gazprom: “Taglio del 40% delle consegne di gas all’Europa tramite Nord Stream 1”

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Il colosso energetico, in una dichiarazione, ha spiegato che il flusso è garantito solo “fino a un volume di 100 milioni di metri cubi al giorno invece dei previsti 167 milioni”, perché “le attrezzature necessarie non sono state consegnate dal gruppo Siemens”. L'azienda tedesca ha poi confermato: "A causa delle sanzioni imposte dal Canada una turbina non può essere riconsegnata al cliente". Berlino: “Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita”

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Il colosso russo Gazprom ha annunciato la riduzione di oltre il 40% della sua capacità di consegna giornaliera di gas alla Germania tramite il gasdotto Nord Stream 1, “poiché le attrezzature necessarie non sono state consegnate dal gruppo tedesco Siemens”. “Osserviamo la situazione e verifichiamo lo stato delle cose. Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita”, ha detto una portavoce del ministero dell'Economia tedesco.

Gazprom: “Solo 100 milioni di metri cubi al giorno”

“Le consegne di gas tramite il gasdotto Nord Stream possono essere garantite solo fino a un volume di 100 milioni di metri cubi di gas al giorno invece dei previsti 167 milioni di metri cubi”, ha affermato il gruppo Gazprom in una dichiarazione. Una notizia che ha fatto alzare i prezzi di mercato: il gas europeo ha concluso la giornata in forte rialzo a 97 euro (+16,3%) per megawattora, dopo aver superato nel corso della giornata ad Amstredam i 100 euro.

Siemens Energy conferma revisione turbina Nord Stream 1 

Siemens Energy ha poi confermato di aver effettuato la revisione di una turbina a gas di Nord Stream 1, spigando come "a causa delle sanzioni imposte dal Canada questa non possa essere riconsegnata al cliente". Lo scrive Dpa citando un portavoce del gruppo tedesco. Della situazione sono stati informati sia il governo tedesco che quello canadese, ha aggiunto, sottolineando che "si lavora a una soluzione sostenibile".

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Cos’è Nord Stream

Il progetto Nord Stream è nato nel 1997 con l’obiettivo di portare il gas naturale russo in Germania senza passare per i Paesi baltici, quelli del gruppo Visegrad - Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria - la Bielorussia e l’Ucraina, che perdono così i guadagni derivanti dai diritti di transito. È in grado di portare 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno dalla Russia all'Europa. Nord Stream 1 è entrato in funzione il 6 settembre 2011, con una seconda linea che è partita nell’ottobre 2012. Poco dopo è nato il progetto del Nord Stream 2, un gasdotto sottomarino di 1.234 km, il più lungo del mondo: è costato 12 miliardi di dollari ed è già finito, ma a febbraio 2022 il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato il congelamento dell'autorizzazione della rete dopo l'annuncio di Putin sul riconoscimento del Donbass.

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