Una vettura ha investito numerose persone nel cuore della capitale, a Charlottenburg. La polizia ha fermato un uomo, un 29enne tedesco-armeno. Secondo alcuni media, nel veicolo sarebbe stata trovata una lettera di rivendicazione, ma la ministra dell'Interno della città, Iris Spranger, ha dichiarato che si tratterebbe di "cartelli riferiti alla Turchia". Poi su Twitter ha scritto che l'uomo avrebbe "problemi psichici"
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A Berlino, a pochi metri dalla Breitscheidplatz, un'auto in corsa ha travolto la folla uccidendo un'insegnante di 51 anni e ferendo altre 17 persone, fra cui un gruppo di scolari dell'Assia in gita. Adrian Ventzie, dei vigili del fuoco della capitale, contattato dall'Ansa a fine giornata ha chiarito che sono state soccorse sul posto "17 persone, sei sono tuttora in pericolo di vita e tre in gravi condizioni. Gran parte dei coinvolti sono ragazzi di 15-16 anni". Un uomo è stato fermato: si tratta di Gor H., un cittadino tedesco-armeno di 29 anni che vive nella capitale. Bild Tv aggiunge che l'uomo avrebbe precedenti penali per reati contro la proprietà e l'auto in questione apparterrebbe alla sorella. Durante un'intervista ai media sul luogo della tragedia, la ministra dell'Interno della città, Iris Spranger, ha dichiarato che nell'auto non sarebbe stata trovata una vera e propria lettera di rivendicazione - come invece comunicato in precedenza - ma dei cartelli riferiti alla Turchia. Poi su Twitter ha aggiunto: "Secondo le ultime informazioni quello che è accaduto oggi a Berlino è stato dovuto al gesto commesso da una persona con problemi psichici".
Il racconto dei testimoni
Dopo aver investito un gruppo di persone a Berlino, l'uomo alla guida dell'auto è tornato sulla corsia e si è schiantato contro la vetrina di un negozio 200 metri dopo. È uno dei dettagli emersi dal primo statement della polizia sul posto, rilasciato a giornalisti e tv. L'uomo è stato fermato e interrogato per chiarire la natura del fatto. Secondo alcuni testimoni che hanno parlato con la Bild, l'uomo avrebbe provato a fuggire a piedi ma sarebbe stato bloccato dai passanti che lo avrebbero consegnato alle forze dell'ordine. Il luogo dell'incidente è vicinissimo a quello dell'attentato in cui persero la vita 12 persone nel 2016, quando il tunisino Anis Amri travolse la folla del mercatino di Natale.