Spagna, approvata legge contro le violenze sessuali: “Solo sì è sì"

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Il parlamento di Madrid ha approvato una proposta di legge che permette di considerare stupro qualsiasi atto sessuale in cui una delle persone coinvolte non abbia dato il proprio consenso. A proporre la legge era stato il governo di coalizione di centrosinistra guidato dal primo ministro socialista Pedro Sánchez, soprattutto sulla scia del caso noto come “La Manada”

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Il Congresso dei deputati spagnolo ha approvato una nuova legge contro le violenze sessuali, conosciuta come la legge del “solo un sì è un sì". È considerato stupro qualsiasi atto sessuale in cui una delle persone coinvolte non abbia dato il proprio consenso, anziché solamente i rapporti in cui ci siano state dimostrabili minacce, violenze o costrizioni. Gli unici gruppi che hanno votato contro la norma sono stati il Partito Popolare (centro-destra) e Vox (estrema destra). Per l'approvazione definitiva, la legge sarà sottoposta a un passaggio al Senato, dove non si attendono sorprese.

La nuova norma

La nuova norma, tra altre cose, abolisce per esempio la differenza nel codice penale tra "abuso sessuale" (che non contempla violenza o intimidazione ed è associato a pene più lievi) e "aggressione sessuale" (con violenza, associato a pene più gravi), lasciando in vigore solo il secondo. "E' una legge decisiva per cambiare la cultura sessuale nel nostro Paese", ha affermato la ministra delle Pari Opportunità, Irene Montero. "Vogliamo lasciarci alle spalle la cultura della violenza sessuale e costruire una vera cultura del consenso", ha aggiunto. Per avvicinare l'obiettivo illustrato da Montero, la norma esplicita cosa si intende per "consenso espresso". "Si considererà che esiste consenso quando è stato liberamente espresso con atti che, date le circostanze del caso, esprimono chiaramente la volontà dell'interessato", recita il testo.

Lo stupro "La Manada"

A proporre la legge era stato il governo di coalizione di centrosinistra guidato dal primo ministro socialista Pedro Sánchez, soprattutto sulla scia del caso dello stupro di gruppo noto come “La Manada”, dal nome del gruppo WhatsApp creato da cinque uomini accusati di avere stuprato una donna di 18 anni a Pamplona. E’ stato uno dei casi più discussi nella storia giudiziaria della Spagna. Il tribunale locale aveva stabilito che contro la donna ci fosse stato abuso sessuale ma non uno stupro, perché la donna non aveva subìto violenze. In seguito, il Tribunale supremo spagnolo ribaltò la sentenza, stabilendo che si era trattato invece di uno stupro di gruppo.

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