Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana interviene sulla situazione in Ucraina, auspicando una cultura della pace. “Il conflitto porta solo distruzione, dolore e impoverimenti tremendi”
“Mai ci saremmo aspettati che l’inizio del nostro incontro dal titolo ‘Mediterraneo frontiera di pace’, il convegno dei vescovi del Mediterraneo, coincidesse con questa deflagrazione tremenda, che è, appunto, la guerra nei confronti dell’Ucraina. Abbiamo subito mandato un messaggio all’arcivescovo maggiore di Kiev, Ševčuk, ed anche agli altri vescovi. Stamani abbiamo celebrato e pregato per la pace, stiamo promuovendo a livello nazionale veglie di preghiere ed incontri proprio perché crediamo che sia importante, in questo momento, riscaldare e unire gli animi sulla pace. La guerra non è mai risolutiva, porta soltanto distruzioni, dolore e degli impoverimenti tremendi”. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ai microfoni di Sky TG24, interviene sulla situazione in Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).
La cultura della pace
“È chiaro, non sono un politico e non posso entrare in quelli che potrebbero essere anche strumenti concreti. Ma sento veramente il bisogno di rivolgermi a tutti gli uomini di buona volontà, siano essi politici, responsabili, anche civili, perché il manto della pace, che ancora una volta è stato strappato, sia ricucito. Bisogna creare una cultura della pace, che non è soltanto fatta di parole, ma anche di gesti concreti, di azioni” – aggiunge Bassetti interpellato su cosa dovrebbe fare, concretamente, l’Occidente per fermare la guerra – “Occorre fare di tutto per fermare la guerra, quindi far lavorare il più possibile la diplomazia. Io non conosco, da quando l’umanità è umanità, una guerra che abbia risolto dei problemi: ad un certo momento, dopo aver distrutto tutto, dopo avere esasperato fino in fondo gli animi, si è sempre arrivati a trattative di pace perché, è ovvio, il conflitto non può durare all’infinito. Si arrivi subito” ad una soluzione, “e non dopo che si è distrutto tutto.” Sto pensando – aggiunge – agli innocenti che rischiano di morire in questa conflagrazione tremenda”.
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“Penso che la scelta che è stata fatta non doveva essere fatta: questo lo dico non solo come responsabile dei vescovi d’Italia, ma anche come uomo della strada. Lo dico pensando ai giovani, pensando all’avvenire dei nostri bambini. Ho sempre detto ‘mai più la guerra’, dunque si deve fare di tutto perché non prevalga la logica delle armi. Forse ci potrebbe essere ancora qualche spazio affinché prevalga la logica della pace”. Questo il pensiero del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, rispondendo alla domanda su cosa pensa, adesso, del presidente Putin.