La sovranità britannica sull'arcipelago è stata formalmente contestata dal governo di Port Louis che ne rivendica la sovranità, peraltro confermata nel 2019 dalla Corte internazionale di giustizia
La proprietà britannica dell’arcipelago delle isole Chagos è formalmente cambiata dopo che Jagdish Koonju, ambasciatore di Mauritius alle Nazioni Unite, ha issato la bandiera della Nazione sull’atollo di Peros Banhos.
La cerimonia
In una cerimonia che si è tenuta alle 10:30 ora locale i rappresentanti dello Stato hanno cantato il loro inno nazionale mentre la bandiera rossa, blu, gialla e verde veniva issata. “Il nostro scopo - ha sottolineato l’ambasciatore - è fare quello che hanno sempre fatto i britannici colonizzando molti territori. Noi vogliamo riprenderci ciò che di fatto è nostro”. Anche il Primo Ministro delle isole Mauritus ha sottolineato: “E’ un momento molto emozionante per me. Oggi abbiamo la possibilità di issare la nostra bandiera sul nostro territorio. Quello che stiamo facendo è legittimato dalla legge. Se i britannici dovessero intervenire questa sarebbe una provocazione. Ripeto, noi siamo legittimati dalla legge.”
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I precedenti storici
Le isole Chagos, sono un arcipelago a metà strada tra l’Africa e l’Indonesia, noto col nome di Territorio britannico dell’Oceano Indiano. Con una decisione non vincolante la Corte Internazionale di giustizia ha esortato la Gran Bretagna a restituire l’arcipelago delle isole Chagos a Mauritius, isole da cui furono scorporate negli anni Sessanta allo scopo di costruirvi una base militare dell’esercito statunitense. La Corte internazionale di giustizia ha invitato il Regno Unito a rinunciare alla propria sovranità sull’isola. Secondo la Corte delle Nazioni Unite Londra avrebbe agito illegalmente durante il processo di decolonizzazione dell’ex possedimento di Mauritius, scorporandone l’Arcipelago delle Chagos nel 1965, tre anni prima dell’effettiva indipendenza mauriziana.