Al picco della crisi del coronavirus e nel periodo di lockdown massimo, l’85% dei dipendenti della banca ha lavorato da casa e l’operatività complessiva non ha riscontrato grandi problemi
40% delle ore di lavoro settimanali a distanza (in alcuni casi fino al 60%) il resto in presenza, un premio di 1.000 euro lordi ogni cinque anni e un nuovo laptop per chi è idoneo e aderisce allo smart working. Questa la formula di lavoro ibrido in Deutsche bank, all’indomani del primo accordo sindacale di questo tipo stipulato nel sistema bancario privato in Germania. Per questioni pratiche sono esclusi dall’accordo i dipendenti che lavorano nel trading così come non potranno lavorare da casa due giorni a settimana nemmeno i dipendenti delle filiali e degli uffici commerciali. La presenza allo sportello o in sede resta infatti fondamentale.
Il programma “Future of work”
L’intesa è scattata il primo novembre. Il messaggio principale di Deutsche bank ai dipendenti, tuttavia, continua a porre la sede di lavoro al centro dell’attività lavorativa: l’ufficio resta “il nostro principale posto di lavoro, un luogo dove incontrarsi per lavorare insieme, per essere creativi e per socializzare”. A questo fine, le aree di lavoro sono state ridisegnate e ricostituite: sono aumentate le sale riunioni e i luoghi di incontro tra dipendenti mentre sono state modificate - e ridotte - le scrivanie e le singole postazioni di lavoro. I dispositivi saranno forniti entro la fine del 2022 ai dipendenti che per mansione e ruolo possono e vogliono partecipare al programma “Future of work”. Attualmente, poco meno del 50% dei dipendenti di Deutsche bank lavora in presenza. Al picco della crisi del coronavirus e nel periodo di lockdown massimo, l’85% dei dipendenti della banca ha lavorato da casa e l’operatività complessiva non ha riscontrato grandi problemi.