Incendi Grecia, fiamme ancora fuori controllo in Attica. Evacuati turisti, fumo su Atene
I roghi minacciano non solo la penisola dell'Attica, compresa la capitale, ma anche Evia, seconda isola più grande del Paese, e la regione del Peloponneso. Uno degli incendi più critici sui monti Parnitha. Il premier ha ribadito che tutte le aree bruciate verranno rimboscate e che le persone colpite avranno l'assistenza dello Stato. L'8 agosto è previsto un rischio di incendio molto elevato per 5 regioni
Ancora fiamme fuori controllo in Grecia, in Attica: la regione di Atene ha vissuto un'altra notte drammatica a causa degli incendi che - nonostante l'opera incessante di vigili del fuoco, aerei antincendio e volontari, con forze e mezzi giunti anche dall'estero - divampano sui monti Parnitha, a Agios Stefanos e Malakasa, a nord della capitale
Incendi, la situazione in Italia
I roghi minacciano non solo la penisola dell'Attica, compresa la capitale, ma anche Evia, seconda isola più grande del Paese, a est di Atene, e la regione del Peloponneso, nel Sud-Ovest
Le foto degli incendi in Grecia nei giorni scorsi
E le fiamme continuano a bruciare da giorni ettari di vegetazione sull'isola di Evia, presso l'Antica Olimpia, nella penisola di Mani e a Melpeia, nella regione di Messinia, entrambe nel Peloponneso. Nella notte e ancora nelle prime ore del mattino di oggi, oltre mille persone sono state evacuate con traghetti dall'isola greca, dopo che gli incendi che ancora divampano hanno reso impossibile gli spostamenti con altri mezzi
La situazione fatica a migliorare anche a causa dei venti che soffiano forti sulla zona, mentre le temperature hanno raggiunto i 38 gradi
Secondo il sito in.gr, la situazione è particolarmente critica a Thrakomakedones e Varybombi, sui Parnitha, dove sono già bruciate diverse case. Polizia e vigili del fuoco stanno tentando di evacuare i residenti che si rifiutano di abbandonare le loro proprietà. Per l'8 agosto, inoltre, è previsto un rischio di incendio molto elevato (categoria di rischio 4 su 5) per 5 regioni della Grecia, secondo le previsioni del Ministero della protezione civile. Si tratta della Grecia centrale; dell'Attica; di Creta; dell'Egeo settentrionale e dell'Egeo Meridionale
Tra i centri di Ippokratio Politia e Malakasa - lungo l'autostrada Atene-Lamia - sta bruciando una vasta area ricoperta da pinete e il fuoco punta verso il villaggio di Oropos. Ieri a Malakasa è stato evacuato un centro di accoglienza per migranti: circa 2.000 persone sono state trasferite altrove
Altri incendi sul fronte di Agios Stefanos hanno distrutto case nei piccoli centri di Pefkofyto e Pontia, mentre si muovono attorno al lago di Maratona. Il numero di emergenza 112 ha inviato stamane alle 6 un messaggio chiedendo l'evacuazione delle zone di Agia Skepi, Agia Paraskevi, Kapitenia, Vrysaki, Loufos Kouremenos, tutte intorno a Varybombi
Il fumo è arrivato anche ad Atene. "Chiudete tutte le finestre e non uscite di casa", è l'invito rivolto dalle autorità alla popolazione. L'aria nella capitale è ormai resa irrespirabile dal denso fumo provocato dagli incendi nelle aree boschive urbane nel nord della capitale
"Se non riusciamo a contenere gli incendi oggi, avremo un enorme problema", ha dichiarato Wassilis Kokkalis, vice governatore della regione di Atene
Kokkalis ha anche reso noto che sono stati arrestati tre sospetti piromani
Gli incendi stanno divampando anche in altre aree del Paese, vicino a Olimpia e Sparta, nel Peloponneso, costringendo migliaia di persone a lasciare le loro case. L'Ucraina, la Romania e Cipro ha inviato squadre di vigili del fuoco, mentre aerei ed elicotteri sono partiti da Francia, Svizzera, Svezia e Croazia
Sono migliaia i turisti e residenti che sono stati evacuati a causa degli incendi
Le autorità hanno vietato l'accesso ai parchi e ai boschi in tutto il Paese
Il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis è andato al Centro di coordinamento delle operazioni congiunte dei Vigili del fuoco a Chalandri, quartiere a nord di Atene. Per Mitsotakis, citato da iefimerida.gr, "la situazione oggi è un po' migliore di ieri. Dobbiamo continuare con grande intensità lo sforzo per limitare tutti gli incendi e per scongiurare i rischi di riaccensione”
“La priorità di questi ultimi giorni è stata prima di tutto la protezione della vita umana e, nella misura in cui è possibile, proteggere le proprietà, soprattutto evitare che il fuoco raggiunga i centri abitati, dove i danni sarebbero enormi. E ovviamente la protezione delle infrastrutture critiche, in primis quelle elettriche. È stato uno sforzo enorme", ha detto il premier. Ha ribadito che tutte le aree bruciate verranno rimboscate e che le persone colpite avranno l'assistenza dello Stato