Il presidente tunisino domenica aveva già congelato l'attività del Parlamento e assunto il potere esecutivo, licenziando il primo ministro Hichem Mechichi. Tra i nuovi licenziati ci sono anche il procuratore generale, Tawfiq al Ayouni, il segretario generale del governo, Walid al Dhahabi, il capo di gabinetto, Al Muizz, e numerosi consiglieri di Mechichi
Cresce ancora la tensione in Tunisia, dove il presidente Kais Saied ha rimosso 20 alti funzionari del governo. La decisione arriva dopo che, domenica, Saied ha congelato l'attività del Parlamento e ha assunto il potere esecutivo, licenziando il primo ministro Hichem Mechichi. A riportare gli sviluppi sulla situazione in Tunisia è l’agenzia Tap che cita gli ultimi decreti presidenziali.
I funzionari licenziati
Tra i funzionari licenziati ci sono anche il procuratore generale, Tawfiq al Ayouni, il segretario generale del governo, Walid al Dhahabi, il capo di gabinetto, Al Muizz, e numerosi consiglieri di Mechichi.
Le dichiarazioni di Arabia Saudita e Turchia
"Sosteniamo tutto ciò che garantisce la sicurezza e la stabilità della Tunisia e siamo certi della capacità della Tunisia di superare la situazione attuale e di garantire una vita dignitosa al suo popolo", si legge intanto in un comunicato del ministero degli Esteri saudita sulla situazione in Tunisia, rilanciato dai media locali. "L' Arabia Saudita invita anche la comunità internazionale a stare al fianco della Tunisia in queste circostanze per affrontare le sue sfide sanitarie ed economiche". Mentre il ministro degli Esteri turco Mevlüt Cavusoglu ha espresso espresso al telefono con il suo omologo tunisino Othman Jerandi "l'attaccamento della Turchia alla sicurezza e alla stabilità del Paese", sottolineando la "fiducia della Turchia nella capacità della Tunisia e del suo popolo di superare queste delicate circostanze".