Coree, disgelo fra le parti. Riaperte le comunicazioni tra i due Paesi

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L'accordo arriva 13 mesi dopo la decisione unilaterale di Pyongyang di interrompere i rapporti per protestare contro le attività di propaganda anti-nordcoreana di Seul. Il riavvicinamento è iniziato in primavera con uno scambio di lettere tra i leader Moon Jae-in e Kim Jong-un

Disgelo fra Corea del Sud e Corea del Nord. I due Paesi confinanti hanno riaperto questa mattina le comunicazioni transfrontaliere dirette, 13 mesi dopo la decisione unilaterale di Pyongyang di chiuderle per protestare contro le attività di propaganda anti-nordcoreana nel Sud. Pyongyang definisce l'accordo "un grande passo in avanti nel recuperare la fiducia reciproca e nel promuovere la riconciliazione", che "avrà effetti positivi sul miglioramento e sullo sviluppo delle relazioni" bilaterali.

Le lettere tra Moon e Kim che hanno riavvicinato i Paesi

Il riavvicinamento è partito nella scorsa primavera anche grazie allo scambio di lettere personali iniziato ad aprile tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il supremo comandante nordcoreano Kim Jong-un, finalizzato "a migliorare i legami". I due leader, ha riferito l'Ufficio presidenziale di Seul, hanno concordato come primo passo di ripristinare le linee di comunicazione. Seul e Pyongyang "hanno deciso di riprendere i collegamenti tramite le loro linee dirette a partire dalle 10 del mattino di oggi (le 3 in Italia)", ha affermato Park Soo-hyun, segretario senior per la comunicazione pubblica dell'Ufficio presidenziale sudcoreano, precisando che sulla svolta pesa l'accordo tra i leader dei due Paesi. Moon e Kim nel carteggio intrapreso in primavera si sono scambiati pareri su come favorire la ripresa, condividendo le vedute sulle questioni relative all'avanzamento della riconciliazione intercoreana "per recuperare la fiducia reciproca e spingere nuovamente in avanti le relazioni dei due Paesi", ha aggiunto Park, nel resoconto della Yonhap, agenzia di Stampa sudcoreana

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Pyongyang: "Grande passo per fiducia reciproca"

Secondo Pyongyang, i leader delle Coree, "hanno concordato di fare un grande passo in avanti nel recuperare la fiducia reciproca e nel promuovere la riconciliazione, ripristinando le linee di comunicazione intercoreane interrotte grazie ai recenti numerosi scambi di lettere personali". La Kcna, agenzia di stampa pubblica della Corea del Nord, confermando la schiarita tra i due Paesi, ha assicurato che il ripristino delle comunicazioni "avrà effetti positivi sul miglioramento e sullo sviluppo delle relazioni" bilaterali. "Ora, l'intera nazione coreana desidera vedere i legami Nord-Sud riprendersi dalla battuta d'arresto e dalla stagnazione quanto prima".

I possibili prossimi passi tra Pyongyang e Seul

La riapertura delle comunicazioni potrebbe potenzialmente portare alla reale ripresa del dialogo bilaterale di alto livello, compreso un ulteriore vertice Moon-Kim, rimasto congelato da giugno dello scorso anno dopo che Pyongyang fece esplodere con la dinamite l'ufficio di collegamento della città di confine di Kaesong, interrompendo le comunicazioni transfrontaliere. Moon e Kim ebbero il loro primo incontro nel 2018 a Panmunjom, il villaggio della tregua intercoreana all'interno della Zona demilitarizzata (DMZ), che divide in due la penisola. Successivamente, i leader si incontrarono nell'anno per altre due volte, trovando accordi sulla riduzione delle tensioni militari e sulla costruzione della fiducia reciproca.

Il dialogo con Washington

Gli ultimi sviluppi potrebbero fornire un impulso per avviare il processo di pace coreano attualmente in stallo dell'amministrazione Moon: Seul si è impegnata in una diplomazia attiva per dialogare con il Nord e anche per organizzare il dialogo tra Pyongyang e Washington, soprattutto dopo l'inaugurazione della nuova amministrazione Usa sotto il presidente Joe Biden. Nel vertice bilaterale di maggio a Washington, Moon e Biden concordarono di sostenere gli accordi raggiunti in passato tra le due Coree e tra gli Stati Uniti e il Nord in segno di impegno al dialogo con Pyongyang. Il Nord è rimasto lontano dai colloqui con Washington di febbraio 2019, dal nulla di fatto del vertice Trump-Kim di Hanoi.

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