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La Germania riconosce di aver commesso un genocidio in Namibia

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©Getty

Il crimine contro le popolazioni degli Herero e dei Namas è stato commesso durante l'era coloniale, tra il 1904 e il 1908. Al Paese africano saranno donati 1,1 miliardi di euro in aiuti allo sviluppo, nell'arco di 30 anni

La Germania, per la prima volta, ha riconosciuto oggi di aver commesso "un genocidio" contro le popolazioni degli Herero e dei Namas in Namibia durante l'era coloniale e donerà al Paese africano 1,1 miliardi di euro in aiuti allo sviluppo. La somma verrà corrisposta nell'arco di 30 anni, secondo fonti vicine alle trattative, e dovrà avvantaggiare in primo luogo i discendenti di queste due popolazioni. 

L'ammissione

"Qualificheremo ufficialmente questi eventi per quello che sono dalla prospettiva odierna: genocidio", ha detto in un comunicato il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, accogliendo con favore la conclusione di un "accordo" con la Namibia dopo più di cinque anni di difficili negoziati sugli eventi che hanno avuto luogo nel sudovest dell'Africa colonizzato dalla Germania tra il 1884 e il 1915. I coloni tedeschi hanno ucciso decine di migliaia di Hereros e Namas durante i massacri commessi tra il 1904 e il 1908, considerato da molti storici il primo genocidio del ventesimo secolo.

La promessa

"Alla luce della responsabilita' storica e morale della Germania, chiederemo perdono alla Namibia e ai discendenti delle vittime" per le "atrocità" commesse, ha proseguito il ministro. In un "gesto di riconoscimento delle immense sofferenze inflitte alle vittime", il Paese europeo sosterrà "ricostruzione e sviluppo" in Namibia attraverso un programma finanziario di 1,1 miliardi di euro, ha aggiunto. Precisa che non si tratta di un risarcimento su base giuridica e che tale riconoscimento non apre la strada ad alcuna "richiesta legale di risarcimento". 

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