Migliaia di roditori negli ultimi giorni stanno invadendo fattorie, abitazioni, alberghi e anche gli ospedali, già sotto pressione per l'attuale emergenza sanitaria. Una piaga che mette a repentaglio anche la sicurezza dell'acqua potabile
L'Australia sta facendo i conti con una invasione senza precedenti di topi, che ha colpito soprattutto la zona orientale e rurale. Una vera e propria piaga testimoniata dalle immagini pubblicate sui social network dai cittadini australiani e dalle testate giornalistiche locali.
Allarme negli ospedali
Migliaia di roditori negli ultimi giorni stanno invadendo fattorie, abitazioni, alberghi e anche gli ospedali, con le autorità che stanno lavorando per sigillare le strutture di cura, già sotto pressione per l'attuale emergenza sanitaria (COVID, LIVEBLOG - I NUMERI DELLA PANDEMIA)
I racconti sui social
I media locali lanciano l'allarme che contro questi roditori non sembrano funzionare neanche i veleni. Un agricoltore, autorizzato dalle autorità, ha usato un drone per spargere il veleno sui propri terreni: un tentativo disperato di salvare ore di lavoro, risultato poi vano. Intanto, gli agricoltori del New South Wales hanno segnalato "un drastico aumento" della popolazione di topi, che sono stati trovati a sciamare all'interno di silos di grano, fienili e case. Su Twitter l'hashtag #mouseplague sta raccogliendo in questi giorni molte testimonianze.
Acqua potabile a rischio
Secondo gli esperti il fenomeno è collegato alle piogge estive, che quest'anno sono state particolarmente intense sull'Australia orientale, dopo diversi anni di siccità. Steve Henry, ricercatore del CSIRO, l’agenzia scientifica australiana, ha spiegato al Guardian che dietro l'invasione di topi ci sarebbe il raccolto di grano più ricco del solito, che avrebbe attirato le orde di affamati roditori verso le fattorie. Una piaga che mette a repentaglio anche la sicurezza dell'acqua potabile: è molto elevato il rischio che le carcasse degli animali finiscano nei serbatoi idrici.