
L’anti-Covid russo annunciato da Vladimir Putin l’11 agosto 2020 è ormai utilizzato in oltre 50 Stati al mondo. L’Europa ancora frena, ma a fare da apripista ci sono già Ungheria, Slovacchia e San Marino. Intanto anche lo Spallanzani di Roma ha dato il via alle sperimentazioni. Ecco quello che c'è da sapere sullo Sputnik e dove viene somministrato
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Sono tanti i Paesi del mondo che hanno ottenuto l’autorizzazione per uso emergenziale del vaccino Sputnik V. Ma in Europa non è ancora stato dato il via libera. Ecco chi ha cominciato a usarlo e cosa sappiamo del vaccino russo: dal caso di San Marino alle sperimentazioni allo Spallanzani
Sputnik, la situazione in Europa e nel resto del mondo
I Paesi che a oggi hanno deciso di utilizzare Sputnik V sono più di 50 in tutto il mondo, ma in molti non lo hanno ancora autorizzato
Covid, il vaccino russo Sputnik sarà prodotto in Italia: è il primo Paese in Ue.jpg?im=Resize,width=335)
Il presidente russo Vladimir Putin ha dato la notizia del nuovo vaccino l'11 agosto 2020. Per il nome ha attinto direttamente dal vocabolario della corsa allo spazio durante la Guerra Fredda: Sputnik V
Covid, l'Ema ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik V.jpg?im=Resize,width=335)
Se ne è parlato fin da subito come di un vaccino non adeguatamente sperimentato: le autorità chiedono test verificati
Covid-19, “The Lancet”: il vaccino Sputnik V efficace al 91,6%
Il 2 febbraio 2021, la rivista scientifica The Lancet ha pubblicato uno studio che sostiene che il vaccino russo Sputnik V ha dimostrato un’efficacia altissima: il 91,6%
QUANDO MI VACCINO?
L'agenzia comunitaria dell'Unione europea per la valutazione dei medicinali (Ema) non dà però ancora la sua autorizzazione definitiva, mentre il 4 marzo ha avviato la fase di revisione clinica

Lo stesso istituto Spallanzani di Roma ha annunciato la sperimentazione dello Sputnik V il 20 marzo
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Intanto hanno ormai detto sì allo Sputnik V Paesi in tutti i continenti, tra cui Bielorussia, Argentina, Bolivia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, Iran, Repubblica di Guinea, Tunisia, Armenia, Messico, Nicaragua, Libano, Myanmar, Pakistan, Mongolia, Bahrain, Montenegro, Saint Vincent e Grenadines, Kazakistan, Uzbekistan, Gabon, Filippine, Bosnia Herzegovina e Serbia

L’Europa continua a esprimere cautela, anche se da Mario Draghi ad Angela Merkel sono cominciate a circolare ipotesi per una possibile via autonoma e più pragmatica rispetto a Bruxelles

“Bisogna prima cercare il coordinamento europeo, sennò uno fa altrimenti”, questa la frase del presidente del Consiglio Mario Draghi che ha fatto pensare a un’apertura verso vaccini non ancora approvati dall’Europa
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L’Ungheria di Viktor Orbán è stata il primo Paese dell’Unione europea a scegliere di utilizzare il discusso vaccino russo

Ma ora anche la Slovacchia ha ordinato e già ricevuto diverse dosi del vaccino Sputnik V. Una scelta che è costata qualche critica al primo ministro Igor Matovic

Poi c’è il caso della Repubblica di San Marino, dove da domani, 22 marzo, comincerà già il giro di richiamo Sputnik V per tutti i cittadini

Restano tuttavia ancora molto vaghi i dati sulla campagna di vaccinazione Sputnik V in Russia, dove sembra siano state vaccinate soltanto 3,5 milioni di persone su un totale di 144 milioni di abitanti

Gli stessi russi sarebbero diffidenti. Stando ai sondaggi, solo il 30% di loro sarebbe pronto a vaccinarsi con Sputnik V. Una percentuale che scende al 19% se si considerano i giovani tra i 18 e i 24 anni