Nelle ultime ore, il team per la difesa di Donald Trump al processo di impeachment si è rotto e ricostruito. O meglio: nel week end due dei legali della squadra originaria hanno abbandonato il Tycoon per “motivi personali”. In poche ore, però, l’ex Presidente ha trovato due, nuovi avvocati pronti a difenderlo: sono David Schoen and Bruce Castor Jr. E il primo, in un’intervista al Washington Post, ha detto: mi concentrerò sull’incostituzionalità dell’impeachment per un Presidente che ha già terminato il suo mandato
Quattro avvocati in due giorni: due andati, due arrivati. Quel che conta è che, ora, Donald Trump ha un team di legali che lo difenderà la prossima settimana, quando inizierà il processo di impeachment che lo vede protagonista.
Due dei suoi migliori avvocati, lo scorso finesettimana, hanno lasciato la squadra per “personal issues” (anche se sembra il motivo dello strappo siano proprio i temi di difesa: i due non volevano sostenere la tesi di “elezioni rubate” che il Tycoon vuole, strenuamente, portare avanti). The Donald, quindi, ha dovuto ricominciare dall’inizio e ricostruire il suo team. E ci è riuscito, grazie alla collaborazione di David Schoen e Bruce Castor Jr.
In un’intervista al Washington Post Schoen, avvocato di Atlanta, ha detto, in maniera categorica, che non porterà avanti la tesi di frodi elettorali perché “non è il tema dell’impeachment”.
Chi è David Schoen
Avvocato specializzato in diritto civile e penale, lavora ad Atlanta. Noto per aver avuto legami con Jeffrey Epstein (e per essere convinto che l’uomo d’affari non si sia suicidato ma, anzi, sia stato ucciso), Schoen ha fatto scalpore per aver difeso Roger Stone, ex consigliere del presidente Donald Trump, condannato nel febbraio 2020 a 40 mesi di carcere nell’ambito dell’inchiesta sulle interferenze russe nella campagna presidenziale del 2016. Stone era già stato condannato a novembre 2019 per alcuni reati, tra cui intralcio alla giustizia, falsa testimonianza e per avere fatto da tramite tra il comitato elettorale di Trump, gli hacker russi e Wikileaks.
Il motivo che l’ha portato a difendere Stone? Schoen l’ha rivelato in un’intervista all’Atlanta Jewish Times, dicendo che ha preso l’incarico perché “il processo era stato ingiusto e troppo politicizzato”. Una collaborazione, quella con Roger Stone, interrotta bruscamente lo scorso luglio quando Donald Trump ha commutato la pena detentiva di 40 mesi, per poi perdonarlo definitivamente in dicembre.
Bruce Castor Jr e il "privilegio di difendere Donald Trump"
Non appena ricevuto l’incarico, in un comunicato stampa Bruce Castor Jr ha detto che sarà “un privilegio difendere il 45mo Presidente, in un momento in cui la Costituzione sta per essere messa alla prova, come mai prima nella storia”. Ma è pur vero che, non appena il suo nome è stato reso pubblico, in molti hanno visto cosa è accaduto nel passato del nuovo legale di Trump.
Bisogna tornare indietro di qualche anno, nel 2015, quando Bruce L. Castor Jr. si candida come procuratore distrettuale nella contea di Montgomery, in Pennsylvania. Il punto di forza della sua campagna "elettorale"? La (sua) decisione (anni prima) di non accusare il comico Bill Cosby di violenza sessuale. Dopo aver perso, Castor prova a vendicarsi, citando in giudizio la donna che ritiene essere stata il motivo della sua sconfitta: una delle vittime di Cosby. La causa, che è stata archiviata nel 2018, ha fatto notizia a livello nazionale come, del resto, il pubblico ministero che ha battuto Castor e che, poi, ha mandato in prigione proprio Cosby.
“Non contesteremo i risultati elettorali”
“Il procedimento è incostituzionale, ci batteremo per difendere questa tesi” – parola di Schoen e Castor Jr che, a quanto pare, non vogliono contestare i risultati elettorali (tema che, invece, Trump voleva portare avanti).
Non si sa se i due nuovi legali abbiano trovato un accordo con l'ex Presidente: per saperlo, bisogna attendere il 9 febbraio (sempre che la squadra degli avvocati, nel frattempo, non cambi ancora).