Gli operai erano sotto terra dall'incidente avvenuto lo scorso 10 gennaio nell'impianto di Qixia, nella provincia dello Shandong. Ci sarebbero altri 11 minatori bloccati. Uno invece è morto nei giorni scorsi per le ferite riportate durante il crollo
Undici minatori cinesi sono stati tratti in salvo dopo aver trascorso due settimane a 600 metri sotto terra in seguito a un'esplosione avvenuta il 10 gennaio scorso. Lo riportano i media statali cinesi citati dalla Cnn. Ci sono altri 11 minatori bloccati nella miniera di Qixia, nella provincia orientale dello Shandong, ma di loro non si sono avute più notizie dal giorno dell'incidente. Uno è morto nei giorni scorsi per le ferite riportate durante il crollo.
Le fasi del salvataggio dei minatori
Il primo operaio è stato soccorso attorno alle 11 ora locale (le 6 di mattina in Italia), gli altri 10 un'ora dopo ma da un'uscita diversa. Uno di questi è ferito, ma non si sa se sia in gravi condizioni. Dall'esplosione del 10 gennaio, i soccorritori lavorano per salvare i minatori bloccati a diverse centinaia di metri sottoterra e minacciati dall'innalzamento dell'acqua. L'esplosione ha bloccato l'ingresso al pozzo e interrotto le comunicazioni.