Covid, oltre 93 milioni di casi nel mondo. In Cina il numero più alto di contagi da marzo

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Secondo la Johns Hopkins University dall’inizio della pandemia si contano 1,99 milioni di decessi. Il Paese più colpito sono gli Usa, seguiti da India e Brasile. La Germania supera i 2 milioni di casi totali, mentre in Gran Bretagna diminuiscono le vittime giornaliere che rimangono però ancora sopra quota 1.000. In Svizzera un referendum sulla legalità del lockdown

Sono oltre 93 milioni i casi di Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall'inizio della pandemia (AGGIORNAMENTI SPECIALE). Lo riporta la Johns Hopkins University, che segnala anche 1,99 milioni di decessi totali legati al nuovo coronavirus. Il Paese più colpito al mondo in termini assoluti dal Covid-19 restano gli Stati Uniti, con 23,3 milioni di contagi e 388mila decessi, seguiti da India e Brasile. La Cina ha riportato il maggior numero di casi giornalieri in oltre 10 mesi, mentre la Germania ha superato i 2 milioni di contagi.

144 casi in 24 ore in Cina, ai massimi da marzo

Secondo la Commissione sanitaria nazionale, in Cina le infezioni in 24 ore sono state 144, in aumento sulle 138 di mercoledì, segnando il numero più alto dai 202 casi del primo marzo. I contagi importati sono nove, mentre quelli domestici 135, di cui 90 nella provincia di Hebei che circonda Pechino. Altri 43 casi sono stati segnalati nello Heilongjiang, con le province di Guangxi e Shaanxi che ne hanno riportato uno ciascuno.

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In Germania oltre 2 milioni i casi di contagio

Ha superato quota 2 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrato in Germania dall'inizio della pandemia, di cui 22.368 nelle ultime 24 ore. Lo rendono noto l'istituto tedesco Robert Koch e l'università americana Johns Hopkins, secondo cui i casi guariti nel Paese europeo sono stati 1,64 milioni. Con i suoi 83 milioni di abitanti, la nazione più popolosa dell'Ue ha registrato altri 1.113 decessi in un giorno, per un totale di 44.994.

In Gran Bretagna cala il numero delle nuove vittime, ma resta oltre quota 1.000

Calano ma restano sopra quota 1.000 i morti per Covid registrati nelle ultime 24 ore nel Regno Unito, alle prese con la variante inglese del virus. Secondo i dati diffusi nella serata del 14 gennaio, i decessi giornalieri si attestano a 1.248 contro il record di 1564 del giorno precedente, mentre i casi censiti si stabilizzano sotto i 50.000, da 47.525 a 48.682 grazie ai primi effetti del lockdown reintrodotto 10 giorni fa dal governo, lontano dai picchi di ben oltre 60.000 della settimana scorsa. I tamponi rimangono intanto oltre i 600.000 al giorno, mentre rallenta il ritmo d'incremento dei ricoveri negli ospedali dove si contano comunque a milioni negli ultimi 2 mesi i pazienti in lista d'attesa per altri servizi medici. Con alcuni nosocomi di Londra - stando a quanto riferisce il Guardian - costretti in questi giorni a trasferire pazienti in altre città come Newcastle e piani d'emergenza (se la curva non si fletterà rapidamente) sul possibile spostamento e assistenza in alberghi o strutture non ospedaliere di persone ricoverate per patologie meno gravi.

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La Svizzera terrà un referendum sulla legalità lockdown

La Svizzera terrà un referendum - non prima di giugno - che potrebbe privare il governo del potere di imporre nuove misure di lockdown, dopo le recenti restrizioni varate per contenere le nuove, più contagiose, mutazioni del coronavirus. Lo riporta il Financial Times. L'associazione Amici della Costituzione, riporta il quotidiano, ha raccolto 86mila firme per chiedere l'abrogazione della legge dello scorso anno che ha consentito all'esecutivo le misure straordinarie. Nei mesi scorsi la Svizzera ha evitato contenimenti rigidi come nella maggior parte degli altri Paesi europei e ha fatto appello al senso di responsabilità individuale dei cittadini. La nuova ondata ha però portato le autorità a chiudere i negozi non essenziali, ordinare il telelavoro a chi ne ha la possibilità e limitato gli assembramenti a un massimo di cinque persone. Christoph Pfluger, uno dei leader dell'associazione che ha promosso il referendum, ha dichiarato al Financial Times che il governo sta "approfittando della pandemia per introdurre più controlli e meno democrazia". Il modello svizzero di democrazia diretta prevede che i cittadini possano chiedere referendum abrogativi delle leggi approvate dal parlamento se vengono raccolte almeno 50mila firme in non più di 100 giorni.

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In Brasile terzo giorno di seguito con oltre mille morti

Terzo giorno consecutivo con oltre mille morti in Brasile, uno dei Paesi più colpiti dal Covid-19 al mondo: nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 1.131 per un totale di 207.000 vittime, come riferito dal ministero della Salute. I nuovi casi di contagio sono 67.758, il secondo numero più alto dal 17 dicembre (69.830) e superato solo il 7 gennaio quando si registrò il record di 87.840 casi. Intanto gli ospedali di Manaus, la capitale dello Stato di Amazonas, sono al collasso sanitario e registrano una gravissima carenza di ossigeno. Di qui la decisione delle autorità di inviare i malati in altre città e ordinare un coprifuoco di undici ore giornaliere, dalle 19:00 alle 06:00 del mattutino nella città che è la maggiore dell'Amazzonia centrale. Oltre ad affrontare la seconda ondata di pandemia, più letale della prima che aveva già sovraccaricato il sistema sanitario finito senza letti nelle unità di terapia intensiva, Manaus è il luogo di origine di una nuova variante del coronavirus, quella brasiliana, che allarma tutto il mondo e che ha già indotto il Regno Unito a porre il veto sui voli dal Brasile e dai Paesi limitrofi.

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