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Covid, nuovo record di contagi negli Usa. In Brasile superate le 200mila vittime

Mondo

Gli Stati Uniti hanno registrato quasi 290mila casi in 24 ore mentre i decessi sono stati, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins, 3.676. Situazione critica anche in Brasile e India dove non si arresta l’ondata di contagi. Altri casi in Cina, mentre in Svezia è stata approvata una nuova legislazione per frenare la pandemia

Continua l’ondata di nuovi contagiati dal coronavirus e di decessi in tutto il mondo. Situazione sempre più critica negli Stati Uniti dov’è stato registrato un nuovo record di casi giornalieri con quasi 290.000 nuovi positivi in 24 ore. Negli Usa i decessi sono stati 3.676, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. Non va meglio in Brasile che supera gli 8 milioni di contagi dopo aver raggiunto le 200mila vittime. Preoccupano i numeri anche in India mentre nuovi casi sono stati registrati in Cina. In Germania sono oltre 25mila i contagi registrati in un giorno, con più di mille decessi. In Svezia il governo prova a correre ai ripari per frenare la pandemia: approvata una nuova legislazione. (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - I NUMERI)

Negli Usa molti più decessi di quanti previsti

Sono gli Stati Uniti il Paese più colpito dal virus: secondo il Covid Tracking Project, circa 131mila persone sono attualmente ricoverate in ospedale. In totale, gli Usa hanno registrato 21,8 milioni di casi e oltre 368mila morti dall'inizio della pandemia. Il numero di nuovi contagi della malattia è praticamente triplicato negli ultimi due mesi, da quando all'inizio di novembre i nuovi casi erano circa 100mila al giorno. Ieri, 8 gennaio, gli Stati Uniti hanno raggiunto un totale di quasi 22 milioni (21.818.572) di casi confermati di Covid-19 e 368.367 morti. Il bilancio provvisorio delle vittime supera di gran lunga il limite inferiore delle stime iniziali della Casa Bianca, che nel migliore dei casi prevedeva tra 100 e 240mila morti a causa della pandemia. Il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha abbassato quelle stime ed era fiducioso che la cifra finale sarebbe stata compresa tra 50 e 60mila.

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Il Brasile accelera sui vaccini

Superati gli 8 milioni di contagi, dopo aver superato il 7 gennaio le 200mila vittime, in Brasile i nuovi contagi in un giorno sono stati 84.977, che portano il totale a 8.015.920. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 1.379, il numero più alto dallo scorso 4 agosto. Dall'inizio della pandemia, le morti ufficiali nel Paese sudamericano sono 201.542. Intanto il presidente Jair Bolsonaro ha inviato una lettera al primo ministro indiano Narenda Modi chiedendo una sua intercessione per anticipare la consegna al Brasile di un lotto di due milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 prodotto in un laboratorio dell'India. Il vaccino prodotto dal Serum Institute di Pune è quello realizzato dall'Università di Oxford in collaborazione con AstraZeneca e destinato ai Paesi in via di sviluppo. Bolsonaro conta sulla consegna del primo lotto di due milioni di vaccini prodotti in India per cominciare il programma di vaccinazioni entro il mese di gennaio. l gigante sudamericano è il secondo Paese con il maggior numero di morti per Covid nel mondo - dietro gli Stati Uniti - e il terzo con il maggior numero di infezioni della malattia, dopo la nazione nordamericana e l'India. L'aggravarsi della pandemia in Brasile da dicembre ha portato a una media giornaliera dei decessi negli ultimi 14 giorni a 783, il livello più alto dal 7 settembre (832) e una media del 36,4% superiore a quella di un anno fa. 

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Numeri preoccupanti anche in Messico e India

Nell’America centrale a preoccupare è soprattutto il Messico che ha superato quota 130mila (131.031) come numero totale dei decessi da Covid-19 dall'inizio della pandemia, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. I contagi totali nel Paese sono stati finora 1,49 milioni, di cui 1,12 guariti. Numeri ancora peggiori sono quelli dell’India che ha superato quota 150mila (150.570) decessi secondo la Johns Hopkins. I contagi totali nel Paese asiatico sono stati finora 10,41 milioni, di cui 10,03 guariti. L'India è seconda al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di contagi e terza dietro a Usa e Brasile per numero di vittime da coronavirus.

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Nuovi casi in Cina

Intanto la National Health Commission of China ha annunciato oggi, 9 gennaio, il rilevamento di 33 nuovi positivi al coronavirus, tra cui 17 infezioni locali diagnosticati nella provincia nord-orientale del Liaoning (3 di loro), teatro di un piccolo focolaio nelle ultime settimane, e nella regione intorno a Pechino, Hebei, dove gli altri 14 si trovavano come parte di un focolaio più ampio. con più di 200 positivi negli ultimi giorni. I 33 nuovi contagi oggi rappresentano una diminuzione del trend registrato nei giorni scorsi: l'8 la stessa fonte ha annunciato 53 nuovi casi confermati, mentre erano 63 il giorno prima. Tuttavia, le autorità sanitarie hanno anche riferito oggi il rilevamento di 38 infezioni asintomatiche (21 delle quali provenienti dall'estero), sebbene Pechino non le includa come casi confermati a meno che non manifestino sintomi. Allo stesso modo, la Commissione sanitaria nazionale ha specificato che, fino all'ultima mezzanotte locale (le 17 di venerdì in Italia), 19 pazienti sono stati dimessi dopo aver superato con successo il Covid-19, mentre tre sono entrati in uno stato grave. Pertanto, il numero totale di infetti attivi nella Cina continentale è di 535, di cui 16 gravi. Non sono stati annunciati ulteriori decessi per Covid-19, quindi la cifra è rimasta a 4.634 (dati invariati da metà maggio), tra gli 87.364 infetti ufficialmente diagnosticati in Cina dall'inizio della pandemia e di cui 82.195 sono guariti. Ad oggi sono stati seguiti 922.790 contatti stretti con persone infette, di cui 25.414 continuano ad essere osservati. 

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Governo svedese approva legislazione anti-Covid

Si fa sempre più grave intanto la situazione in Svezia dove nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 7.187 casi di coronavirus e 171 morti. Il Parlamento di Stoccolma ha così approvato una nuova legislazione anti-pandemia che concede al governo il potere di chiudere attività commerciali, limitare il numero di clienti e gli orari di apertura. "Sappiamo che il Covid-19 è nella società e ci resterà per lungo tempo. Sono necessarie misure più precise che si possano mantenere nel tempo", ha spiegato la ministra della Salute, Lena Hallengren. La nuova legislazione entrerà in vigore domenica 10 gennaio fino al prossimo settembre e permetterà all'esecutivo di agire su attività commerciali, ma anche trasporti pubblici, centri commerciali, cinema e teatri, così come parchi pubblici e spiagge. Si tratterà di misure dal valore legale, e non raccomandazioni, con multe e sanzioni per chi le viola. Un cambio di rotta per il Paese scandinavo che aveva mantenuto un approccio soft nel tentativo di creare una immunità di gregge che però si è scontrato però con i numeri sempre crescenti dell'epidemia. Il mese scorso è intervenuto a sorpresa anche il re Carl XVI Gustaf, che ne aveva denunciato il fallimento.

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