
Con un voto storico il Senato argentino ha approvato la legge che autorizza l'interruzione volontaria di gravidanza. 38 i voti favorevoli, 29 i contrari, un astenuto. L'Argentina è tra i pochi Paesi sudamericani ad autorizzare l'aborto legale che diventa possibile entro la quattordicesima settimana di gravidanza

Il Senato argentino ha approvato la legge sull'interruzione della gravidanza con 38 voti a favore e 29 contro

Decisione storica, che colloca il paese tra i pochi in Sudamerica dove l'aborto è legale

La votazione sul provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, è avvenuta dopo un dibattito durato oltre 12 ore durante il quale alcuni senatori incerti hanno deciso di appoggiare la proposta del governo

Si tratta di un evento storico non solo per l'Argentina, ma anche per tutta l'America latina, subcontinente in cui solo Uruguay, Cuba, Guyana e Città del Messico, godono di una legislazione che regola la materia

Come era avvenuto in occasione del dibattito alla Camera dei deputati (che si era espressa con 131 voti a favore, 117 contrari e sei astensioni), la piazza antistante l'edificio del Congresso della Nazione è stata invasa nel pomeriggio di ieri da fazzoletti verdi (dei sostenitori dell'aborto) e celesti (di quelli che lo avversano)

Il progetto, presentato dal presidente della repubblica Alberto Fernández, autorizza l'interruzione volontaria della gravidanza fino alla 14/a settimana, riconoscendo l'obiezione di coscienza dei medici, e stabilendo che se una clinica privata ha solo professionisti obiettori dovrà dirottare la paziente ad altra clinica o ospedale pubblico

Fino ad ora l'interruzione di gravidanza era ammessa in Argentina solo in caso di stupro o se la salute della donna era in pericolo

Nel 2018 la legge era passata alla Camera ma, in seconda lettura al Senato, era prevalso il no

Questa volta il disegno di legge è stato approvato definitivamente anche grazie all’introduzione di alcune modifiche al testo originario, all’inserimento dell’obiezione di coscienza (punto molto criticato dai movimenti femministi) e al sostegno esplicito del partito al governo

La Campaña Nacional por el Derecho al Aborto Legal, Seguro y Gratuito, movimento nato 15 anni fa per lottare insieme ai collettivi femministi per la depenalizzazione e la legalizzazione dell’aborto (e il cui simbolo sono i fazzoletti verdi), aveva accolto in modo favorevole il progetto di legge giudicandolo l’esito di decenni di lotte e mobilitazioni femministe

Da settimane centinaia di persone protestano contro il diritto all’aborto. La Conferenza episcopale locale aveva spiegato che "per la prima volta, in Argentina e in democrazia, potrebbe essere varata una legge che include la morte di una persona per salvarne un’altra"

A fine novembre sulla questione era intervenuto direttamente anche Papa Francesco con una lettera in cui ringraziava le “mujeres de las villas”, una rete di donne antiabortiste
