Gli Stati Uniti restano sempre il Paese più colpito con quasi 205mila vittime, seguiti da Brasile, India e Messico. Insieme questi 4 stati rappresentano più della metà dei decessi a livello globale. Intanto l'Europa fa i conti con i nuovi picchi di casi, soprattutto in Francia e Spagna
La pandemia di coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE) ha superato la drammatica soglia di un milione di morti nel mondo: il bilancio arriva dal conteggio relativo al Covid19 del sito Worldometer. Sono oltre 33 milioni di casi registrati a livello globale e 22 milioni di pazienti considerati guariti. Gli Stati Uniti restano di gran lunga il Paese più colpito, con quasi 205mila vittime e oltre 7,1 milioni di casi. Seguono il Brasile (oltre 140mila vittime) e l’India (oltre 94mila decessi), che ha superato i 6 milioni di casi. Ma cresce la preoccupazione per la seconda ondata di contagi in Europa, in particolare in Francia, dove il 32% dei focolai si registra in scuole e università, e in Spagna. Nei giorni scorsi l'Oms ha avvertito che senza un'azione collettiva a livello globale, è "molto probabile" che si arrivi a due milioni di morti.
Un terzo dei decessi totali in Nord America
Quasi un terzo dei decessi sono in Nord America. Con oltre 247mila morti, segue il Sudamerica dove il solo Brasile fa registrare oltre 141mila vittime. L’Europa ne conta invece 220mila. Gli Stati Uniti (quasi 205.000 morti), il Brasile (quasi 142.000), l'India (quasi 95.000) e il Messico (più di 76.000) rappresentano da soli più della metà dei decessi registrati nel mondo. In Asia si sono registrati quasi 190mila morti: l’India ha il bilancio più drammatico con quasi metà del totale delle vittime, circa 94.500 e ha superato i sei milioni di casi.
Spagna, nuovi confinamenti parziali a Madrid
L’Europa intanto fa i conti con un nuovo aumento consistente dei casi. In Spagna Madrid è tornata a essere il centro della pandemia. Nella Regione della capitale spagnola il tasso di incidenza dei contagi è più del doppio della media nazionale, che è già la più alta d'Europa. Il Governo regionale ha aggiunto altre 8 zone sanitarie alle 37 che erano già in confinamento parziale da lunedì scorso. In totale un milione di persone, circa il 15% della popolazione, sono sottoposte a misure restrittive: I residenti possono uscire dalle zone solo per motivi di lavoro, studio, per casi di necessità. Sono chiusi parchi e giardini e in bar e ristoranti la capienza è del 50 %, con il divieto di servizio al bancone.
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Francia, un terzo dei focolai in scuole e università
In Francia la situazione è altrettanto preoccupante: negli ultimi giorni ha fatto registrare stabilmente 15mila nuovi casi quotidiani. Un terzo dei cluster di Covid-19 nel Paese riguarda la scuola e l'università, con 285 focolai, il 32% degli 899 registrati: è il dato emerso dall'ultimo bollettino settimanale della sanità pubblica francese, citato da Le Monde. Per la prima volta, il mondo della scuola precede quello delle aziende, che vede 195 focolai attivi. Seguono le strutture sanitarie (97).
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