Durante il lockdown, le case di riposo del Paese sono rimaste chiuse per evitare contagi. Nella struttura Sydmar Lodge, periferia a nord di Londra, il tempo a disposizione è stato sfruttato dagli ospiti e dal personale per reinterpretare le cover di alcuni dei più grandi dischi della storia della musica
Reinterpretare in chiave ironica le copertine degli album che hanno fatto la storia della musica. È stata questa la curiosa trovata escogitata dagli operatori della casa di cura Sydmar Lodge per intrattenere gli ospiti durante il lockdown. A causa dell'emergenza Coronavirus, infatti, la struttura, situata nella periferia a nord di Londra, è stata chiusa al pubblico per evitare il rischio contagio. Il personale si è così visto costretto a "sostituire" almeno momentaneamente i parenti dei residenti. Da qui l'idea di Robert Speker, coordinatore delle attività della casa di cura, di intrattenere gli ospiti trasformandoli in autentiche rock star.
Le foto sono diventate virali
Il risultato, allo stesso tempo dolce e simpatico, è diventato presto virale. Impossibile resistere a Vera 93 che fa il “verso” alla copertina di Adele 21. Così come esilerante è il modo in cui Sheila Commons veste i panni di Joe Strummer (The Clash) nella copertina di London Calling.
Da Adele a Madonna
Martin Steinberg si trasforma invece in Bruce Springsteen. Il risultato è "Born in England", rivisitazione del celebre "Born In The U.S.A" firmato dal Boss nel 1984. Ma anche gli operatori della struttura si sono cimentati nel progetto diventando i Queen dell'album "Queen II". "Ho avuto questa idea circa un mese e fa", ha spiegato Robert Speker. "Ho iniziato a scattare foto e scegliere quali residenti avevano una vaga somiglianza con l'artista e da lì è partito il progetto". Speker ha anche ammesso che “l'obiettivo principale era dimostrare che le case di cura non devono essere viste come un ambiente triste, anche durante la pandemia"