Per la prima volta dal 1917 i riconoscimenti più prestigiosi del giornalismo americano non sono stati assegnati con una cerimonia alla Columbia University di New York, per via delle limitazioni dovute all'emergenza coronavirus
L'emergenza sanitaria globale cambia anche le regole dei Pulitzer 2020, i premi più importanti del giornalismo statunitense, assegnati per la prima volta via YouTube. Al centro dei lavori premiati le interferenze elettorali della Russia di Vladimir Putin, gli scandali sessuali e le schiavitù moderne. I prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati a grandi testate americane, come New York Times e Washington Post, ma anche a piccoli giornali di provincia come il Palestine Gazette di Palestine, in Texas.
La conduzione dell'evento dal salotto
Conduttrice dell'evento, dal salotto di casa sua, è stata l'amministratrice dei premi Dana Canedy: "In tempi difficili come i nostri è più importante che mai far capire che il giornalismo non si è mai fermato, nonostante coordinati sforzi di sabotarne il lavoro", ha detto Canedy. L'assegnazione è stata posticipata di due settimane, rispetto alla data originale prevista, perché alcuni giornalisti - membri della giuria - sono operativi sul campo, al momento, per documentare l'emergenza coronavirus nel mondo. Storicamente la cerimonia di premiazione avveniva alla Columbia University di New York.
I vincitori
Il premio principale è stato assegnato a The Anchorage Daily News e ProPublica per un'inchiesta sull'assenza della polizia e sulle frequenti violenze sessuali in un terzo dei comuni dell'Alaska, mentre il premio per la fotografia di attualità è stato vinto da Reuters per gli scatti sulle proteste dell'anno scorso a Hong Kong. Ad aggiudicarsi il premio per la migliore inchiesta investigativa è stato Brian Rosenthal del New York Times, per un lavoro sul giro di prestiti tra i taxisti in città. Sul sito ufficiale è possibile consultare l'elenco completo dei vincitori.
Il premio per la fiction
Il Pulitzer per la fiction è andato a Colson Whitehead per I ragazzi della Nickel (Mondadori). Whitehead aveva già vinto il premio Pulitzer per la narrativa con La Ferrovia Sotterranea (Sur), romanzo che gli era valso pure il National Book Award (LO SPECIALE LIBRI).