La Ong denuncia che numerose persone sarebbero morte in mare tra Malta e la Libia. Dall'11 aprile erano alle deriva 4 gommoni, uno dei quali si sarebbe capovolto
Numerose persone sarebbero morte in mare a causa del naufragio di un barcone tra Malta e Tripoli. La denuncia arriva da Sea Watch che, in un tweet spiega che "250 persone erano alla deriva da ieri (11 aprile, ndr) su 4 gommoni". Ogni imbarcazione aveva a bordo tra le 47 e le 85 persone e una di queste si è capovolta.
I barconi segnalati da Alarm Phone
I quattro barconi, uno con 72 persone, uno con 47, uno con 55 e l'ultimo con 85, erano stati segnalati l'11 aprile a Sea Watch da Alarm Phone, il servizio telefonico per i migranti in difficoltà. Era stata la stessa Ong a chiedere l'intervento del Commissario europeo per i diritti umani "per chiarire che i diritti delle persone salvate in mare devono essere garantiti a prescindere da quale sia la nave che li soccorre". Sea Watch ha quindi spiegato che l'agenzia europea Frontex, il 12 aprile, ha segnalato i barconi in mare, di cui uno si è capovolto.
"Lasciati morire il giorno di Pasqua"
In un tweet la Ong ha commentato il naufragio con un'accusa ai Paesi europei. "Lasciati morire soli nel giorno di Pasqua - ha scritto su Twitter Sea Watch - da un'Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono".