Coronavirus, Trump ordina a GM: producete respiratori

Mondo

Il presidente USA punta a una rapida riconversione di industrie al palo, come quella dell'auto: usando una legge del 1950 spinge affinchè Genaral Motors produca in tempi stretti migliaia di ventilatori. "Potremmo inviarne anche a Italia e Uk"

Nel giorno in negli USA i contagi da Covid-19 superano quota 100mila, il presidente Trump passa all’azione, e alza la voce con General Motors, ordinando al colosso dell’auto di Detroit di iniziare a produrre respiratori. L'ordine arriva con il ricordo al Defense Production Act, la legge varata negli anni 1950 durante la guerra di Corea per riorientare la produzione di alcune industrie. "Non esiterò a usare tutto il mio potere e la mia autorità per combattere la crisi" assicura Trump, nominando Peter Navarro, il ‘falco’ consigliere commerciale, come coordinatore della politiche adottate nel Defense Production Act.

Trump: "GM non perda tempo, bisogna salvare vite"

Accusando Gm di "perdere tempo" nelle trattative con l'amministrazione per il contratto di produzione di ventilatori, Trump passa all'azione. L'obiettivo, spiega il presidente, è "salvare vite umane". "Le nostre trattative con Gm sulla fornitura di ventilatori sono state produttive ma la nostra battaglia contro il virus è più urgente del tira e molla del normale processo di contrattazione", aggiunge Trump. Il nodo, secondo indiscrezioni, sarebbe il valore del contratto, con l'amministrazione scettica a firmare un'intesa da 1 miliardo di dollari. Secca la replica di Gm, che sta lavorando con il produttore di ventilatori Ventec "24 ore al giorno da una settimana per soddisfare il bisogno" delle apparecchiature. "Il nostro impegno non ha mai vacillato", spiega il portavoce di Gm, James Caine.

Dal gruppo di Detroit impegno per 40mila ventilatori

Trump ha attaccato la casa automobilistica inizialmente su Twitter, minacciando di invocare il Defense Production Act e chiedendole di usare gli "stabilimenti stupidamente chiusi" per produrre in tempi più rapidi. E questo perchè, aveva twittato Trump, Gm aveva inizialmente promesso 40.000 ventilatori in tempi rapidi, per poi fare un passo indietro e assicurare "solo 6.000 ventilatori" per la fine di aprile. Anche se Gm ha chiuso tutti gli impianti in Nord America circa 1.000 dipendenti aderenti al United Auto Workers, il potente sindacato dei metalmeccanici americano, rientreranno al lavoro per produrre ventilatori.

"Se ne avremo in più, li invieremo in Italia e Uk"

Il presidente Trump ha poi aggiunto che se gli Usa non avranno bisogno di tutti i 100 mila ventilatori che il Paese produrrà nei prossimi 100 giorni, grazie al Defence Production Act, questi ventilatori saranno consegnati "ai Paesi amici, Gran Bretagna e Italia".

 

Mondo: I più letti