Coronavirus, l’Oms: "Attenzione alle banconote". L’Iss: "È sufficiente lavarsi le mani"

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L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda precauzione: “Il denaro cattura ogni tipo di batterio o di virus”. A febbraio la Cina aveva scelto di mettere in quarantena le banconote a rischio. Rezza (Istituto superiore di sanità) al Sole 24 Ore: “Misura eccessiva”

Poiché passano frequentemente di mano in mano, anche le banconote possono diventare un veicolo di trasmissione del nuovo coronavirus Sars-CoV2. L’avvertimento arriva da un portavoce dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità: “Il denaro può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi” e in particolare di “non toccarsi la faccia” prima di averlo fatto. La questione era già emersa nelle scorse settimane, quando la Banca centrale cinese aveva scelto di disinfettare e stoccare per una o due settimane le banconote provenienti dalle aree del Paese più colpite dall’epidemia, come misura per contenere i contagi. Interpellato sulla questione in un’intervista al Sole 24 Ore dello scorso 17 febbraio, il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Gianni Rezza aveva però rassicurato: “Non mi pare una scelta basata su evidenze scientifiche. Per proteggersi è sufficiente lavarsi bene le mani”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - DOMANDE E RISPOSTE)

Le precauzioni e le smentite

Oltre alla Cina, anche la Corea del Sud ha avviato nei giorni scorsi analoghe procedure di disinfezione delle banconote in circolazione. In Europa, la Bank of England ha ridimensionato il pericolo per il Regno Unito: la maggior parte delle banconote circolanti nel Paese è plastificata, cioè realizzata con polimeri, la cui capacità di trattenere i virus non risulta superiore a quella di “maniglie, corrimano o carte di credito”.

Rezza (Iss): “Misura eccessiva”

In Italia, Rezza dell’Iss ha definito la misura cinese “eccessiva”, sebbene “adottata all’interno di un complesso di interventi di massima cautela da parte della Cina che per ora sembrano funzionare per circoscrivere l’epidemia”, come ha spiegato al Sole 24 Ore. “Il problema con le banconote è, nel caso, il contatto con le mani, perché  nessuno certamente se le mette in bocca. Per proteggersi è comunque sufficiente adoperare la misura più importante che possono utilizzare tutti per difendersi da ogni virus: lavarsi bene le mani".

In Italia nessuna indicazione

Per il momento in Italia le autorità sanitarie non hanno diramato indicazioni specifiche riguardo le banconote e il rischio che potrebbero rappresentare nel diffondere l’epidemia. Sul sito della Banca d’Italia, tra le informazioni generiche relative alle banconote, viene specificato che, se lo Stato o la provenienza del denaro sono tali da far temere la possibilità di infezioni, “al presentatore può essere richiesto un certificato di avvenuta sterilizzazione, disinfezione o disinfestazione”.

Il ministero della Salute

La domanda sottostante è la capacità o meno del Sars-CoV2 di sopravvivere sulle superfici. Il ministero della Salute, nel portale dedicato alle risposte sul coronavirus, ricorda innanzitutto che il virus si trasmette principalmente per via aerea e spiega che “le informazioni preliminari suggeriscono che possa sopravvivere sulle superfici alcune ore, anche se è ancora in fase di studio”. In ogni caso “l’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone”. Poiché comunque la trasmissione può avvenire anche attraverso oggetti contaminati, la buona norma è quella di “lavarsi frequentemente e accuratamente le mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca”.

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