La dichiarazione della vicepresidente ha scatenato polemiche immediate e suscitato una presa di distanza del presidente in carica Alberto Fernandez che ha sottolineato come "i valori dell'Italia siano fondamentali in Argentina"
Gli italiani sono mafiosi "per genetica": lo ha sostenuto alla Fiera del Libro all'Avana la vicepresidente argentina Cristina Kirchner. "In Argentina il lawfare (l'uso del sistema giudiziario per screditare un avversario politico) ha avuto una componente mafiosa", che "ha portato alla persecuzione dei miei figli".
"Colpa è degli antenati"
"Una componente mafiosa che deve essere probabilmente causata dagli antenati di chi è stato presidente proprio come ha denunciato un noto giornalista del giornale Pagina 12 (giornale da sempre vicino alle sue posizioni politiche) quando ha parlato della 'ndrangheta. Devono essere quegli antenati", ha detto la vicepresidente riferendosi al suo avversario ed ex
presidente di origine italiana Mauricio Macrì.
La presa di distanza del presidente Fernandez
La dichiarazione ha scatenato polemiche immediate e suscitato una presa di distanza del presidente in carica Alberto Fernandez che si è dissociato dalla Kirchner e ha sottolineato che "i valori dell'Italia sono fondamentali in Argentina. Il presidente ha postato su Twitter una foto del suo incontro con l'ambasciatore d'Italia a Buenos Aires Giuseppe Manzo. "Con l'ambasciatore italiano @beppemanzo condividiamo i risultati della visita a Roma", ha scritto. "Abbiamo parlato di investimenti produttivi e di cooperazione scientifica e tecnologica. Abbiamo anche evidenziato il contributo della comunità italiana e dei suoi valori allo sviluppo dell'Argentina".