Black out questa mattina a sud di Parigi in un nuovo blitz dei sindacati contro la riforma delle pensioni. Il taglio dell’energia elettrica ha riguardato la zona dell’aereoporto di Orly e i mercati generali di Rungis. Macron: “Scandaloso e irresponsabile”
Questa mattina un black out ha interessato la zona meridionale di Parigi ad opera dei sindacati in lotta contro la riforma delle pensioni. Colpiti dallo stop della corrente elettrica, poi rapidamente ripristinata dai tecnici di Enedis, anche diversi comuni dell'hinterland parigino - oltre a Orly e Rungis - anche Thiais, Wissous e Anthony. Il black out di questa mattina ha colpito l'OrlyVal, il treno automatico che collega l'aeroporto di Orly, ma non la torre di controllo del secondo scalo di Francia dopo lo Charles-de-Gaulle.
Il sindacato
L’obiettivo, ha spiegato il segretario generale di Fnme-Cgt, Sebastien Menesplier – è stato quello di “colpire l'economia e mostrare che la mobilitazione aumenterà fino al 24 gennaio", giorno in cui la riforma delle pensioni verrà presentata in Consiglio dei Ministri.
"Scandaloso e irresponsabile"
Sconcerto tra i fedelissimi di Emmanuel Macron. Quanto accaduto questa mattina presto a sud di Parigi, nella zona dell'aeroporto internazionale di Orly - "è scandaloso e irresponsabile". Il segretario di stato Denormandie si è appellato al segretario generale della Cgt, Philippe Martinez, affinché "denunci chiaramente" questo genere di azioni.
Cosa prevede la riforma delle pensioni
L’11 gennaio scorso, il governo francese aveva fatto un mezzo passo indietro annunciando il ritiro “provvisorio” del più contestato punto della riforma che prevede l’età di 64 anni per ottenere la pensione a tasso pieno. La riforma, voluta fortemente da Macron, prevede l’introduzione di un sistema previdenziale universale che elimina i 42 regimi attualmente esistenti (con agevolazioni per particolari categorie). Il punto più contestato è quello dell’età pensionabile. Si potrà andare in pensione a 62 anni ma con l’introduzione di un meccanismo di bonus/malus si raggiungerà il tasso pieno solo a 64. E’ la cosiddetta “età dell’equilibrio” che non piace affatto ai francesi pronti ancora a scendere in piazza.