Navi dell'esercito hanno salvato turisti e cittadini rimasti intrappolati da giorni sulla spiaggia di Mallacoota, nella zona sud-est del Paese, dove si erano rifugiati per sfuggire ai roghi. Intanto si aggrava il bilancio: 20 morti e decine di dispersi
Nell'Australia devastata dagli incendi sono in corso evacuazioni di massa per salvare turisti e residenti bloccati sulla costa dalle fiamme. Come mostra il video diffuso da Storyful, la marina nazionale ha recuperato circa mille persone ammassate sulla spiaggia di Mallacoota, città nel sud-est del Paese. I cittadini - che si erano rifugiati in riva al mare dallo scorso 31 dicembre per sfuggire ai roghi - sono stati raggiunti da mezzi da sbarco e navi militari, come in un vero e proprio scenario di guerra. Secondo 9News, si tratta della più grande evacuazione navale mai realizzata in Australia.
Il bilancio provvisorio
Nelle aree isolate non raggiungibili via mare, le operazioni di soccorso sono coordinate dall'aeronautica militare australiana, con squadre di emergenza che stanno recapitando aiuti alla popolazione. Nel frattempo, il bilancio degli incendi si aggrava: si stima che almeno 20 persone abbiano perso la vita, decine risultino disperse e più di 1400 case siano state distrutte. Un'area di 5,5 milioni di ettari - grande quanto il doppio del Belgio - è andata in fumo. A soffrire sono anche gli animali: come ha riferito il ministro dell'Ambiente di Canberra, Sussan Ley, il 30% dei koali australiani sarebbe morto negli incendi. I roghi ancora attivi, stando all'agenzia Ap, sarebbero ancora 200, tra lo Stato del New South Wales e di Victoria.
Contestato il premier
In questi giorni il primo ministro dell'Australia, Scott Morrison, sta visitando diverse cittadine colpite dall'emergenza. A Cobargo, nel New South Wales, il premier è stato contestato per il taglio ai fondi destinati alla prevenzione e all'emergenza. Nei giorni scorsi, una petizione popolare aveva chiesto la cancellazione dello spettacolo pirotecnico di Sydney per rispetto nei confronti dei morti. I fuochi d'artificio non sono comunque stati annullati, malgrado la coltre di fumo (FOTO - VIDEO) che ha colpito la metropoli.
Le condizioni meteorologiche
L'Australia è interessata anche da un'ondata di caldo record. Lo scorso 19 dicembre si è registrata la temperatura media più alta di sempre nel Paese: 41,9 gradi centigradi. Secondo le autorità, le temperature torride sono destinate ad aumentare, e venti forti colpiranno il territorio orientale e meridionale. Ad alimentare gli incendi sono anche i piro-cumulonenbi: si tratta di nubi che si sviluppano dalle fiamme, per poi creare temporali con fulmini e raffiche di vento che diventano miccia per lo sviluppi di altri fuochi.