Brexit, primo ok di Westminster all'accordo di Johnson. Bruxelles: "Pronti a chiudere"

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L'intesa raggiunta dal premier con l'Ue supera il primo voto nel nuovo Parlamento britannico, grazie all'ampia maggioranza ottenuta dai Tories alle elezioni del 12 dicembre. La Commissione europea: "Pronti ai passi formali per chiudere l'accordo anche in Ue"

L'accordo di divorzio dall'Ue siglato da Boris Johnson con Bruxelles ha superato il primo voto nel Parlamento di Westminster, riportando un'ampia maggioranza (358 sì contro 234 no). Un esito atteso dopo la netta vittoria dei conservatori alle elezioni del 12 dicembre, quando i Tory hanno conquistato 365 seggi su 650. I conservatori hanno subito esultato su Twitter ricordando che "l'obiettivo è fare la Brexit il 31 gennaio 2020".

La Commissione europea: "Pronti a fare i passi formali per chiudere l'accordo"

"Prendiamo nota del voto alla Camera dei Comuni”, fa sapere un portavoce della Commissione europea. “Seguiremo il processo di ratifica nel Regno Unito da vicino. Siamo pronti a fare i passi formali per chiudere l'accordo anche in Ue" col voto al Parlamento europeo, continuano da Bruxelles.

Ampia maggioranza

La maggioranza ottenuta dall'accordo è stata di 124 voti, 44 in più di quella di 80 deputati che dopo il voto del 12 dicembre il gruppo Tory può garantire sulla carta al governo Johnson. Secondo le informazioni dei media britannici lo scarto sarebbe legato ad alcune astensioni di singoli deputati laburisti - malgrado la linea ufficiale del partito fosse per il no - e a un riallineamento degli unionisti nordirlandesi del Dup, che pur essendo pro Brexit avevano criticato l'accordo raggiunto da Johnson con Bruxelles. Gli unionisti nordirlandesi temevano, fra le possibili conseguenze dei meccanismi per eliminare il cosiddetto backstop, l'introduzione di un confine doganale di fatto fra l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito.

L'iter riprende dopo le feste natalizie

A seguire l'aula ha approvato anche una mozione governativa sul calendario della ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia, che scatta stasera. A partire dal completamento dell'iter ai Comuni della legge sull'uscita dall'Ue (EU Withdrawal Agreement Bill) fra il 7 e il 9 gennaio.

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