Il sottomarino era diretto verso la costa occidentale degli Stati Uniti. Il Paese sudamericano è al centro di rotte marittime e aree per il trasporto di droga
Trasportava due tonnellate di cocaina il semisommergibile sequestrato lo scorso 7 dicembre nelle acque del Perù. Secondo le autorità locali, l'imbarcazione era diretta verso la costa occidentale degli Stati Uniti ed è stata fermata a 33 chilometri al largo della città di Talara, nella regione peruviana di Piura. Data la sua vicinanza con l'Ecuador, l'area è strategica per i narcotrafficanti. Nell'operazione di polizia, sono anche stati arrestati un messicano, un ecuadoriano e due colombiani, tutti membri dell'equipaggio.
La produzione di cocaina
Secondo l'agenzia antidroga peruviana, nel Paese sudamericano vengono prodotte più di 400 tonnellate di cocaina all'anno. Sul territorio statale sarebbero attivi i cartelli messicani, come quello di Sinaloa. In un recente report dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), il Perù è il secondo maggior produttore di cocaina al mondo, con 50mila coltivazioni illecite, superato solo dalla Colombia.
Le rotte
I porti di Callao e Paita sono le principali rotte di uscita della cocaina dal Perù all'estero. Il trasporto avviene non solo attraverso container di merci, ma anche tramite aerei che arrivano dalla Bolivia e usano piste di atterraggio clandestine nella giungla per trasportare grandi carichi di droga.