J.K. Rowling ai giovani: "Non fate volontariato negli orfanotrofi. Sfruttano i bambini"

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La creatrice di Harry Potter si scaglia contro chi alimenta ingenuamente il traffico di minori. Secondo la sua fondazione Lumos l'80% dei minori ospitati nei centri ha ancora un genitore in vita ed è vittima di traffico

J.K. Rowling ce l’ha con il “voluntourism”: fusione tra le parole inglesi “volontariato” e “turismo”. L’autrice della saga di Harry Potter ha criticato i giovani che partono per fare volontariato negli orfanotrofi convinti di fare del bene, ma che - secondo lei - di fatto sostengono inconsapevolmente chi lucra sulla pelle dei bambini. A dare la notizia la Thomson Reuters Foundation.

Gli orfanotrofi nel mondo

Foraggiati da donazioni e aiuti dall’estero, gli orfanotrofi dei paesi in via di sviluppo si trasformano - accusa Rowling - in occasioni di sfruttamento. Si stima siano 8 milioni i bambini che oggi vivono in una struttura di accoglienza per minori rimasti senza genitori. Secondo Lumos, la fondazione di beneficienza fondata dalla scrittrice, l’80% di loro ha ancora un genitore in vita e si stima sia stato vittima di traffico minorile. "Alcuni orfanotrofi sono fatti apposta per sfruttare il traffico di bambini. In altre parole i piccoli sono solo esche per le donazioni dall’estero," ha detto la scrittrice al summit sulla gioventù One Young World. "Spesso questi giovani tornano dal volontariato pensando di aver fatto del bene e sono poi scioccati quando i fatti vengono a galla e si rendono conto di aver contribuito ad un abuso”.

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