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Brexit, Johnson propone elezioni il 12 dicembre

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Il premier ha detto di essere pronto a dare più tempo alle Camere per discutere sulla ratifica dell'accordo da lui raggiunto con Bruxelles a patto che i parlamentari accettino di dire sì alle elezioni prima di Natale

Boris Johnons vuole proporre al Parlamento la convocazione di elezioni anticipate nel Regno Unito per il 12 dicembre prossimo. Lo ha detto lui stesso alla Bbc dopo una riunione del Consiglio di gabinetto. Il premier conservatore ha aggiunto di essere pronto a dare più tempo alle Camere per discutere sulla ratifica dell'accordo da lui raggiunto con Bruxelles sulla Brexit - il cui iter sprint è stato respinto da Westminster - a patto che i parlamentari accettino di dire sì alle elezioni prima di Natale.

Lunedì la formalizzazione della proposta

La proposta dovrebbe essere formalizzata in Parlamento lunedì, dopo che Bruxelles avrà deciso sulla durata della proroga dell'uscita del Regno dall'Ue oltre il 31 ottobre: proroga rispetto alla quale c'è per ora una generica intesa di massima fra i 27, ma senza la quale vi sarebbe solo la strada di un divorzio no deal alla fine del mese, dopo il mancato sblocco dello stallo a Westminster di questi giorni.

Ipotesi scioglimento Camera il 6 novembre

Johnson, nell'intervista alla Bbc, ha detto di essere convinto che l'estensione da parte dell'Ue sarà alla fine concessa, pur ribadendo di rimanere personalmente contrario al rinvio. Ha poi invitato l'opposizione laburista - il cui leader Jeremy Corbyn aveva più volte detto di essere pronto ad accettare la sfida del voto una volta che la proroga fosse stata ottenuta e che il rischio no deal non fosse più sul tavolo - a dire sì questa volta alla mozione pro elezioni che il governo intende presentare la prossima settimana. In modo che la Camera possa essere sciolta il 6 novembre e possa iniziare la campagna elettorale.

A muso duro contro Westminster

"Noi Tory intendiamo far campagna affinché il popolo di questo Paese si liberi della tutela di questo Parlamento, già sopravvissuto oltre i limiti della sua utilità", ha proseguito il primo ministro tornando a polemizzare con gli ostacoli opposti finora da Westminster all'attuazione della Brexit.

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