Usa, 5 vittime legate all'uso delle sigarette elettroniche

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Negli Stati Uniti sale il numero di morti per insufficienza polmonare dovuta presumibilmente alle e-cig. C’è un elemento ricorrente: in molti "svapavano" prodotti contenenti Thc. Le autorità sanitarie: 450 pazienti in 33 Stati con gravi difficoltà respiratorie

Negli Stati Uniti è salito ad almeno 5 il numero delle morti per insufficienza polmonare dovuta presumibilmente all'uso delle sigarette elettroniche. Lo hanno riferito le autorità sanitarie, comunicando anche che il numero di pazienti con gravi difficoltà respiratorie tra i fumatori delle cosiddette e-cigarette è raddoppiato: 450 casi in 33 Stati. L'ultimo decesso si è verificato in California, nella contea di Los Angeles, ed è il terzo del genere in meno di 48 ore. Le altre vittime si sono registrate in Minnesota, Indiana, Illinois e Oregon.

Possibile nesso per prodotti contenenti Thc

Gli investigatori federali non hanno specificato quali marchi o sostanze utilizzate per le sigarette elettroniche avrebbero causato i problemi respiratori osservati. C’è però un elemento ricorrente tra i pazienti: in molti "svapavano" prodotti contenenti Thc, il principio attivo della cannabis. I medici, comunque, hanno invitato alla cautela, non avendo ancora individuato una particolare sostanza responsabile degli specifici danni ai polmoni.

Gli ultimi casi

Gli ultimi due decessi sono avvenuti in California e Minnesota e si trattava di persone di 55 e 65 anni. Da quest'estate 450 persone, perlopiù giovani, sono finite in ospedale con problemi respiratori. Tutti sono utilizzatori di e-cig. Vengono ricoverati per fiato corto, crisi respiratoria, diarrea, vertigini, vomito. Agli esami tomografici i polmoni appaiono come colpiti da un'infezione molto aggressiva di cui i dottori non conoscono la causa.

C'è una prima sostanza sospettata

Nella giornata di venerdì, le autorità di New York hanno indicato un primo “sospettato” per le malattie polmonari legate all'uso di sigarette elettroniche: si tratta dell'acetato di vitamina E, un additivo trovato in almeno un prodotto usato da tutte le persone che si sono ammalate nello Stato. La sostanza, comunemente usata come supplemento nutrizionale, non è approvata per l'uso nei prodotti da inalare e non è stata studiata la sua eventuale pericolosità se respirata. Mentre è innocua per ingestione e contatto con la pelle. L'acetato è stato trovato nei liquidi a base di marijuana, mentre era assente in quelli normali a base di nicotina. Anche l'Fda, riporta il Washington Post citando una fonte anonima all'interno dell'agenzia, sta indagando sull'eventuale coinvolgimento della sostanza in casi che si sono verificati nel resto del paese.

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