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Incendi Amazzonia, tutti contro Bolsonaro: “Emergenza internazionale da discutere al G7”

Mondo

A guidare l’offensiva contro il presidente brasiliano è Macron: “La nostra casa sta bruciando, ha mentito sugli impegni per il clima”. La replica: “Mentalità colonialista fuori luogo nel secolo XXI”. Germania e Gran Bretagna sostengono la Francia

Tutti contro Bolsonaro. Mentre in Amazzonia la più grande foresta pluviale del mondo viene colpita da incendi devastanti, ad accendersi è anche lo scontro politico internazionale, con il presidente francese Emmanuel Macron che, alla vigilia del G7 di Biarritz, ha preso la guida dell'offensiva contro il suo omologo brasiliano, accusandolo senza mezzi termini di "mentire" e di non agire per fermare l’emergenza (LE CAUSE DEI ROGHI). Al fianco dell’inquilino dell’Eliseo anche Germania e Gran Bretagna, mentre Bolsonaro replica: "Mi dispiace che il presidente Macron cerchi di strumentalizzare una questione interna del Brasile e di altri paesi amazzonici per i suoi interessi politici personali". (L'APPELLO DELLE STAR - IL RACCONTO DI UNA DONNA INDIGENA - LE FOTO DELLA NASA)

L’attacco di Macron su Twitter

Il botta e risposta tra Macron e Bolsonaro si è consumato su Twitter, dove il presidente francese ha lanciato l'allarme sulla "crisi internazionale" che rappresentano gli incendi forestali in Brasile, reclamando al G7 di iscrivere la questione all'agenda del suo vertice. "La nostra casa sta bruciando" ha avvertito Macron in un tweet, accompagnando il suo messaggio con la foto di un incendio forestale. "L'Amazzonia, il polmone del nostro pianeta che produce il 20% del nostro ossigeno è in fiamme, è una crisi internazionale". Dall’Eliseo, poi, un’ulteriore precisazione: "Tenendo conto dell'atteggiamento del Brasile di queste ultime settimane", il presidente francese Emmanuel Macron ritiene che il collega brasiliano abbia "mentito" sui propri impegni in favore del clima durante il G20 di Osaka. Inoltre, aggiunge la nota, "in queste condizioni, la Francia si oppone all'accordo" di libero scambio Ue-Mercosur.

La replica di Bolsonaro

Dura la replica di Bolsonaro, che ha accusato Macron di usare un “tono sensazionalista" quando "parla dell'Amazzonia (facendo perfino uso di immagini false)” e dicendo che “non contribuisce in niente alla soluzione di questo problema". "Il suggerimento del presidente francese, che vuole che le questioni amazzoniche siano discusse dal G7, senza la presenza dei Paesi della regione, evoca una mentalità colonialista fuori luogo nel secolo XXI", ha sottolineato il presidente brasiliano, assicurando che il suo governo "resta aperto al dialogo, in base a dati obiettivi e al rispetto mutuo" per affrontare la questione. I media brasiliani indicano che nel parlare di "immagini false" Bolsonaro si riferisce alla foto pubblicata da Macron su Twitter, che sarebbe stata scattata negli anni '90 da Loren McIntyre, un fotografo morto nel 2003 che lavorò a lungo per National Geographic e pubblicò un libro sull'Amazzonia.

L’appoggio a Macron di Germania e Gran Bretagna

Sulla questione è intervenuta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, definendo l’Amazzonia una priorità, "una situazione di grave emergenza", e rilanciando la proposta del presidente francese di discuterne al G7. Gli incendi in Amazzonia sono "terribili e pericolosi non solo per il Brasile e per tutti i Paesi coinvolti ma anche per il mondo intero perché la foresta pluviale è di grande importanza per il sistema globale del clima", ha detto un portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. "Non è esagerato definirla il polmone verde del mondo”. Dalla Gran Bretagna, invece, Boris Johnson parla di “crisi internazionale” e assicura che Londra "è pronta a fornire tutto l'aiuto necessario per contrastare i roghi e per aiutare a proteggere una delle grandi meraviglie del pianeta".

Commissione Ue: accordo Ue-Mercosur serve per ancorare il Brasile all'accordo di Parigi

La Commissione Ue interviene però sulla questione dell’accordo Ue-Mercosur, difendendo l’intesa attaccata da Macron e ricordando che è "un modo per ancorare il Brasile all'accordo di Parigi sul clima". L'esecutivo comunitario difende l'intesa come un modo "per spingere il Brasile e altri a rispettare gli impegni presi insieme nell'accordo di Parigi e a lavorare insieme su altre questioni ambientali". "Al momento - ricordano da Bruxelles - le parti stanno eseguendo una revisione legale del testo dell'accordo, quindi la Commissione lo tradurrà in tutte le lingue ufficiali dell'Ue e lo presenterà al Consiglio e al Parlamento europeo. Tutti gli Stati membri avranno l'opportunità di esprimere pienamente la loro opinione, come hanno fatto durante l'intero processo di negoziazione".

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