La Corte dello Stato di Victoria, Australia, ha respinto il ricorso presentato dall’alto prelato, accusato di aver abusato due coristi di 13 anni, contro il primo verdetto di condanna. Pell resta in carcere, i legali dovrebbero presentare un nuovo ricorso all'Alta corte
La Corte d'appello dello Stato di Victoria, Australia, con una sentenza a maggioranza di 2-1, ha respinto il ricorso presentato dal cardinale George Pell, il prelato più alto in grado della Chiesta cattolica ad essere stato dichiarato colpevole di abusi sessuali su minori. Il tribunale australiano ha quindi confermato la condanna, emessa in primo grado da una giuria a dicembre e diffusa a febbraio. In primo grado per Pell è arrivata una condanna a 6 anni di carcere. È considerato colpevole di aver molestato due coristi di 13 anni nella cattedrale di St. Patrick, a Melbourne, tra il 1996 e il 1997. I legali dell’ex tesoriere del Vaticano, 78 anni, dovrebbero ora presentare un nuovo ricorso all'Alta corte, l'organo di giudizio finale dell'Australia.
Pell resta in carcere
Il cardinale australiano George Pell resta dunque in carcere. "Continuerà a scontare la sua pena di 6 anni in prigione", ha dichiarato il giudice capo della Corte Suprema dello Stato australiano di Victoria, Anne Ferguson. Il verdetto, dopo oltre due mesi di deliberazione da parte dei giudici, è stato pronunciato in un tribunale affollato da vittime di abusi, attivisti, avvocati e giornalista. Gli avvocati di Pell avevano basato il ricorso sul fatto che la condanna era arrivata sulla base della testimonianza a porte chiuse di una sola delle due vittime, l'unico sopravvissuto. Lunedì il padre della seconda vittime di Pell, morto di overdose nel 2014, aveva auspicato il prevalere della giustizia.
Premier Australia toglie onorificenza a Pell
Il primo ministro australiano Scott Morrison ha affermato che il cardinale George Pell sarà privato del titolo onorifico dell'Ordine dell'Australia, dopo che la Corte d'appello ha confermato la condanna per pedofilia contro l'alto prelato. L'Ordine dell'Australia è il più elevato titolo onorifico del Paese. E' un ordine di cavalleria creato da Elisabetta II nel 1975 allo scopo di riconoscere a cittadini australiani o altre persone risultati o servizi meritori.
Il processo Pell
Pell era stato nominato vescovo ausiliario dell’arcidiocesi di Melbourne nel 1987, diventando arcivescovo metropolitano della città nel 1996. Era stato nominato cardinale nel 2003 da Giovanni Paolo II e nell'aprile del 2014 era stato scelto da Papa Francesco come prefetto della neocostituita Segreteria per l'economia vaticana. Dopo due anni di indagini, nel giugno del 2017, il porporato è stato incriminato in Australia "per reati storici di violenza sessuale". Nel febbraio del 2019 il Vaticano ha comunicato di aver proibito a Pell "l'esercizio pubblico del ministero" e "il contatto in qualsiasi modo e forma con minorenni”. Pell ha sempre proclamato la propria innocenza.