Urla e lancio di oggetti nella casa che l'esponente dei Tories, favorito nella corsa alla leadership del partito e a Downing Street, condivide con la fidanzata Carrie Symonds. E i bookmaker britannici danno in discesa le sue quotazioni
Una lite furibonda con la fidanzata nella loro casa di Londra, finita con l'arrivo della polizia chiamata dai vicini allarmati dagli schiamazzi notturni. È la vicenda che ha coinvolto Boris Johnson, in corsa per la leadership dei Tories e per diventare nuovo premier britannico, proprio mentre la campagna entra nella sua fase finale. Immancabile l’intervento dei bookmaker inglesi, abituati a quotare scommesse su qualsiasi argomento, che addirittura, pur dandolo ancora come favorito, ritengono dimezzate le sue chance di diventare premier al posto di Theresa May. La notizia è finita sulle prime pagine di almeno sei grossi quotidiani britannici: Johnson e la giovane fidanzata Carrie Symonds, con cui il politico conservatore vive dopo la separazione dalla seconda moglie, si sono presi a urla e si sono lanciati i piatti.
Oggetti rotti e urla in casa
In un audio registrato dagli stessi vicini di casa che hanno chiamato il numero d'emergenza 999 - audio finito in mano al Guardian che ha ottenuto così lo scoop - si sente la donna lamentarsi per del vino rovesciato sul divano. Poi porte sbattute, oggetti rotti, urla: "Stammi lontano, esci di casa", grida lei, "lascia stare il mio dannato laptop", risponde lui. Gli uomini di Scotland Yard si sono limitati a constatare che tutti stavano bene e che non c'era alcun reato da registrare.
L'attacco degli oppositori: "Come può gestire la pressione?"
Gli oppositori di Johnson hanno approfittato dell’episodio per attaccare Johnson per i suoi limiti caratteriali che la vicenda avrebbe messo in luce: "Se perde il controllo così facilmente tra le mura di casa sua, come può gestire la pressione cui è sottoposto un primo ministro?", affermano gli antagonisti dell’aspirante leader Tory. Sul fronte opposto i sostenitori di Johnson replicano: "Tutte le coppie litigano, sai che notizia", anche se in modo anonimo qualcuno di loro ha definito la situazione "un incubo" mediatico.
Johnson evita le domande sulla vicenda
Il giorno successivo Johnson si è presentato normalmente agli appuntamenti per la sua campagna. Ha servito biscotti in una pasticceria di Bicester, si è fatto scattare foto sorridente e col pollice alzato. Ma non ha potuto evitare le domande. Al primo confronto pubblico a Birmingham, durante un'intervista in diretta tv organizzata nell'ambito della campagna, si è ritrovato costretto a scansare almeno cinque volte i tentativi dell'intervistatore Iain Dale di strappargli un commento. "Non credo - si è limitato a rispondere - che gli elettori vogliano sentire parlare di questo genere di cose".